Anche in Svizzera si torna a parlare dell’obbligatorietà per il personale sanitario di vaccinarsi contro il coronavirus. Si va verso un obbligo alla francese? Cosa ne pensano le autorità sanitarie?
L’introduzione in Francia della vaccinazione obbligatoria per il personale sanitario ha suscitato diverse reazioni in tutta Europa, Svizzera inclusa.
Se da un lato molti spronano i governi nazionali ad adottare soluzioni simili a quelle volute dal Presidente Francese Emmanuel Macron, dall’altro sembra rafforzarsi il fronte anti-obbligatorietà vaccinale, che in alcuni casi trova anche il sostegno di chi si è sottoposto alla vaccinazione ma che per motivi di natura etico-costituzionale non sposa questa linea giudicata troppo rigida.
In un’intervista rilasciata su PiazzaTicino, il medico cantonale Dr. Giorgio Merlani ha espresso il suo punto di vista circa l’introduzione dell’obbligo di vaccinazione per medici e infermieri, qual è stata la sua posizione?
Merlani: obbligo vaccinale necessario se la situazione peggiora
Ai microfoni di PiazzaTicino il Dr. Merlani ha espresso il suo punto di vista sull’introduzione nel nostro paese di misure simili a quelle adottate in Francia.
Il medico cantonale non ha usato mezzi termini nel definire problematica la situazione dei sanitari che rifiutano per vari motivi la vaccinazione, sebbene la scelta di sottoporsi alla somministrazione dei vaccini anti-COVID dovrebbe a suo dire essere libera. Tuttavia, in caso di un peggioramento repentino della situazione epidemiologica in Svizzera, l’obbligo vaccinale per i sanitari sarebbe una misura necessaria al fine di scongiurare uno scenario critico.
Dopotutto il personale sanitario che non si vaccina rischia di mettere a rischio quei soggetti che non hanno potuto ricevere il vaccino per qualche patologia grave o che presentano immunodepressione a seguito di trattamenti oncologici, specialmente se di natura chemioterapica. Merlani ha anche affermato che non sussistono dubbi in merito alla legittimità di tale misura, dato che la legge federale sulle epidemie già prevede misure di questo tipo.
Associazione Svizzera Infermieri: bisogna sensibilizzare alla vaccinazione senza obblighi
Il parere del Dr. Giorgio Merlani non sembra essere condiviso dall’Associazione Svizzera Infermieri (ASI), che in più occasioni ha manifestato il suo scetticismo nei confronti dell’obbligo di vaccinazione.
L’ASI sposa una linea più improntata sulla sensibilizzazione nei confronti del personale sanitario, che deve arrivare a sottoporsi spontaneamente alla vaccinazione contro la COVID-19. I maggiori timori dell’ASI riguardano al possibilità che la vaccinazione obbligatoria possa portare molte persone ad abbandonare queste professione, che ricordiamo essere una delle più ricercate nel nostro paese.
Oltretutto l’Associazione Svizzer Infermieri sottolinea il fatto che in Svizzera l’incidenza della vaccinazione tra i sanitari è molto alta rispetto ai paesi confinanti. Il potenziamento delle misure anti-COVID in vigore rimane - a detta dell’ASI - la migliore opzione per contenere i contagi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter