La quinta banca degli USA ha appena lanciato un servizio per la custodia delle criptovalute dei propri correntisti. Come funziona e quali criptovalute è possibile depositare?
Gli istituti bancari degli Stati Uniti tentano sempre più di entrare in confidenza con le criptovalute, specialmente dopo le raccomandazioni da parte del Presidente della Federal Reserve Jerome H. Powel, il quale la scorsa settimana aveva espresso un parere contrario riguardo l’introduzione dei divieti già disposti dalle autorità cinesi sulle cripto.
In base a quanto dichiarato dai vertici di U.S. Bank , ai correntisti in possesso di un wallet digitale viene già offerta la possibilità di usufruire di un servizio di deposito per i propri token. Come funziona e quali sono le criptovalute che è possibile depositare?
Quali criptovalute riguarda il servizio di U.S. Bank?
Attraverso i microfoni della CNBC, i vertici di U.S. Bank hanno ufficializzato la partnership con una società denominata New York Digital Investment Group per assicurare ai propri correntisti il servizio di deposito di token digitali.
Per il momento questo servizio è disponibile solamente per Bitcoin, Bitcoin Cash e Litecoin. Salta subito all’attenzione l’assenza di Ethereum, seconda criptovaluta in termini di capitalizzazione di mercato. Su quest’ultimo aspetto si è espresso il dirigente senior della divisione di gestione patrimoniale dell’istituto Dr. Gunjan Kedia, che ha sottolineato il fatto che l’introduzione di Ethereum sia stata solo temporaneamente rimandata e che nei prossimi mesi si provvederà a inserire anche questa altcoin. Anche l’introduzione di altri token sarà discussa in futuro.
Fondata nel 1863 in piena Guerra di Secessione, la U.S. Bank ha il proprio quartier generale nello stato del Minnesota. Al momento è la quinta banca commerciale più grande degli Stati Uniti, nonché la sesta in termini di capitalizzazione azionaria, che è prossima agli 88,8 Miliardi di Dollari.
Da U.S. Bank a Morgan Stanley: sempre più banche aprono alle criptovalute
Per quanto interessante, il caso di U.S. Bank non è il primo nella storia degli USA. Infatti anche istituti di credito più piccoli quali Bank of New York Mellon, State Street e Northern Trust hanno scelto di offrire ai propri correntisti dei servizi per il deposito di criptovaluta.
Anche la grande banca d’affari Morgan Stanley negli ultimi mesi ha implementato l’offerta di servizi correlati alle criptovalute nei confronti dei propri clienti. Basti pensare che nel mese di aprile si è deciso di estendere le posizioni sulle criptovalute per 12 fondi di investimento il cui valore complessivo è prossimo a 1 Miliardo di Dollari.
Mentre una parte dell’opinione pubblica esprime ancora scetticismo nei confronti dio questi asset, un’altra parte sembra essere sempre più propensa a considerarli come un buon investimento.
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