Il vertice di Bruxelles tra Stati Uniti e Unione Europea si è concluso con un accordo che mette fine alla guerra commerciale iniziata ben 17 anni fa. Cosa è stato deciso?
Stati Uniti e Unione Europea sembrano aver trovato una quadra sul delicato tema dei dazi, che da ben 17 anni alimenta le tensioni commerciali tra la prima economia mondiale e i 26 stati UE.
A differenza di quanto spesso si tenda a pensare, la guerra commerciale che ha visto contrapporsi Washington e Bruxelles è iniziata durante la Presidenza Bush (2001-2009), sebbene le tensioni abbiano raggiunto l’apice durante il mandato di Donald Trump (2017-2021).
L’attuale Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha concluso un importante accordo con i vertici dell’UE Ursula von der Leyen e Charles Michel , ma cosa c’è da aspettarsi?
Accordo USA-UE: tregua di 5 anni per i dazi
Tra i tanti temi di cui si è discusso nel corso del vertice di Bruxelles, quello relativo ai dazi era senza dubbio uno dei più scottanti, non solo perché vedeva contrapposte due realtà economiche storicamente alleate, ma anche perché buona parte dell’opinione pubblica si aspettava dal nuovo inquilino della Casa Bianca un radicale cambio di rotta sulle politiche messe in campo dal suo predecessore Donald Trump.
Dopotutto né l’Unione Europea né tanto meno gli Stati Uniti possono permettersi il lusso di continuare un confronto che, specie nell’epoca COVID-19, sta concorrendo a minare anche le aspettative sulla ripresa mondiale. Sia Biden che i vertici UE sono inoltre desiderosi di trovare nella controparte un solido alleato per contrastare il crescente espansionismo cinese, tenendo conto che al momento è proprio la Cina il principale partner commerciale dei 26 stati membri dell’Unione Europea.
Lo stop di 5 anni ai dazi sulle merci importate dall’altro capo dell’Atlantico avrà come primo effetto la risoluzione di un lungo contenzioso sorto nel 2004 attorno alle aziende Boeing e Airbus, mentre per vedere importanti passi avanti sul fronte dei dazi sull’acciaio e l’alluminio bisognerò attendere ancora un po’.
Boeing e Airbus: cronaca di un braccio di ferro portato avanti da 3 Presidenti americani
Come già premesso in precedenza, la diatriba che vede protagoniste la francese Airbus e la statunitense Boeing risale alla Presidenza di George W. Bush. Nel 2004 fu proprio l’ex Presidente USA a dichiarare che l’Unione Europea aveva finanziato illegalmente la società francese con circa 22 Miliardi di Dollari. La reazione di Bruxelles non si fece attendere, e gli europei replicarono che la stessa cifra era stata usata dal governo statunitense per favorire Boeing in maniera illecita.
Anche nel corso della Presidenza Obama (2009-2017) non sono mancate schermaglie sul tema, seppure l’ex Presidente USA Obama avesse mantenuto un atteggiamento molto più cauto e cordiale rispetto al suo predecessore.
Nel 2019 gli USA tornano a fare perno su questa delicata questione imponendo dazi su oltre 7,5 Miliardi di Dollari di merci UE, mentre dall’altro capo dell’Atlantico circa 4 Miliardi di Dollari di merci USA veniva sottoposte ugualmente a dazi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter