La Commissione Europea he presentato un maxi-pacchetto di riforme per la neutralità climatica. L’obiettivo è quello di direi addio all’economia fossile, si punta a ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030 e azzerarle entro il 2050.
La Commissione Europea ha presentato un maxi-pacchetto di riforme per la neutralità climatica. L’obiettivo è quello di direi addio all’economia fossile, si punta a ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030 e azzerarle entro il 2050.
Le famiglie a basso redditto, sicuramente più colpite, dagli effetti di questa nuova transizione, saranno sostenute grazie a un Fondo sociale da 72,2 miliardi di euro annunciato nella giornata di ieri a Bruxelles.
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Nel dettaglio il nuovo piano per la neutralità climatica consta di 14 proposte legislative, inerenti diversi ambiti del sistema economico: combustibili, foreste, tassazione CO2, trasporti e così via. Tra le tante proposte anche il rilancio del mercato per lo scambio delle emissioni del trasporto su gomma e del riscaldamento degli edifici, prevista anche una carbon tax per l’importazione di prodotti inquinanti in Europa. Infine previsto lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel nel 2035.
Stop alla vendita di auto a benzina e diesel
Nel famoso Green Deal dell’Unione Europea è stata prevista anche la proposta per lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel a partire dal 2035. Come sarà raggiunto questo ambizioso obiettivo?
Secondo l’UE, l’obiettivo sarà raggiunto gradualmente e sarà accompagnato dalla creazione di un nuovo mercato per il trasporto su gomma e per il riscaldamento degli edifici.
Tutti gli introiti andranno a finanziare un fondo, dal valore stimato di 70 miliardi in 7 anni, con cui l’Unione potrebbe cofinanziare al 50% gli incentivi nazionali per l’acquisto di auto a zero emissioni e la riqualifica energica degli edifici.
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Al momento la soglia prevista per le emissioni è di 95 grammi di Co2 a chilometro, ha spiegato Ursula von der Leyen, e questo limite massimo viene abbastanza rispettato salvo alcune violazioni. La Commissione è decisa a lasciare libertà sulle alternative ai motori che emettono gas serra. La presidente ha ironizzato "Se qualcuno inventa un motore a combustione a zero emissioni, lo potrà utilizzare".
Diventa sempre più realistico il processo di elettrificazione delle auto in Europa, dal momento che l’Unione sta investendo nella produzione di batterie e nelle infrastrutture di ricarica, al momento presenti per lo più nel Nord Europa.
L’obiettivo sarà quello di una struttura di ricarica ogni 60 km per permettere agli automobilisti di viaggiare in tranquillità per tutto il territorio europeo.
Alle auto inquinanti non succederà niente, la speranza e l’obiettivo è che piano piano vengano rimpiazzate da quelle a zero emissioni. Visto che con l’aumento della produzione anche i costi di acquisto dovrebbero diminuire nei prossimi anni e le stime parlano di un superamento del numero delle auto elettriche rispetto alle altre nel breve- medio periodo.
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