Vaccinazione in Ticino: via libera ai soggetti a partire dai 55 anni

La campagna vaccinale nel Canton Ticino procede verso una nuova fase. Nel corso di una conferenza stampa convocata a Bellinzona per analizzare i dati riguardanti la situazione pandemica nel Ticino, le autorità hanno ufficializzato l’estensione della vaccinazione nei confronti di alcuni soggetti.

Con un indice di vaccinazione medio pari a 0,38, il Canton Ticino si conferma essere uno dei soggetti federali in cui la somministrazione del vaccino anti-COVID procede a un ritmo superiore alla media svizzera.

Vaccinazione anti-COVID: i numeri del Canton Ticino

I dati forniti nel corso della conferenza stampa al Palazzo delle Orsoline di Bellinzona hanno evidenziato una situazione abbastanza buona, sia sul fronte dei contagi giornalieri sia su quello della vaccinazione.

Nel corso della sua relazione, il Dr. Giovan Maria Zanini, farmacista cantonale, ha dichiarato che fino ad oggi sono state somministrate più di 112.000 dosi di vaccino anti-COVID, e che l’11,1% dei vaccinati ha già ricevuto anche la seconda dose. Negli ultimi giorni si sono vaccinate in media 32 persone ogni 100 abitanti. Questo dato testimonia una lieve riduzione dell’indice di vaccinazione, che però non desta la preoccupazione degli esperti. Nei fine settimana infatti il ritmo della vaccinazione registra spesso delle flessioni lievi.

Molto buono è il dato relativo alla vaccinazione dei soggetti con più di 85 anni. Zanini ha affermato che quasi l’84% di loro ha già ricevuto almeno una dose. Sono invece poco più del 50% gli individui con un’età compresa tra i 65 ed i 74 anni che si sono sottoposti alla vaccinazione.

Il drastico calo dei contagi da SARS-CoV-2 tra i ticinesi più anziani sembra testimoniare l’efficacia della vaccinazione.

Vaccino anti-COVID: aperte le registrazioni per over 55 e donne in gravidanza

In virtù di questi ottimi risultati, le autorità cantonali hanno esteso la vaccinazione anche ai soggetti con più di 55 anni, che potranno pertanto iniziare a registrarsi. Si stima che i primi appuntamenti utili potrebbero essere fissati già per la prima settimana di maggio. Attualmente sarebbero poco meno di 50.000 le persone con un’età compresa tra i 55 e i 64 anni alle quali spetterebbe una dose del siero.

Durante il suo intervento a Bellinzona, il Dr, Ryan Pedevilla, capo della Sezione del militare e della protezione della popolazione, è tornato a smentire le voci relative a una possibile apertura anche nei confronti dei soggetti con un’età superiore ai 16 anni.

Le donne in stato di gravidanza con patologie croniche o ad alto rischio di contagio saranno invece un’altra categoria che potrà prenotare il proprio appuntamento presso i centri vaccinali. Ovviamente si dovrà ascoltare il parere di un ginecologo e monitorare con molta attenzione l’andamento della gravidanza dopo aver ricevuto il vaccino.

Anche coloro che sono a stretto contatti con persone fragili avranno la precedenza, a patto che il soggetto da loro accudito non sia ancora stato vaccinato.