Vaccini anti-COVID cinesi: cosa sappiamo sulla loro efficacia?

Gabriele Stentella

26/06/2021

26/06/2021 - 19:18

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I vaccini cinesi continuano a essere oggetto di dibattiti all’interno della comunità scientifica, sebbene siano molti gli stati che li stanno usando per fermare la diffusione della COVID-19. Sono veramente così sicuri?

La scorsa settimana il governo cinese ha reso note le cifre relative alla vaccinazione nel paese. Stando a quanto diramato ai media cinesi e internazionali, in Cina sarebbero ormai quasi 1 miliardo le persone che hanno ricevuto almeno una dose dei vaccini anti-COVID cinesi. Secondo alcuni questi numeri non corrisponderebbero al vero, eppure in Cina non sembra nutrire alcun dubbio riguardo l’efficacia dei suoi vaccini, eccezion fatta per qualche sporadico ripensamento.

Sta di fatto che nel mondo sono circa una trentina le nazioni che hanno autorizzato l’utilizzo di almeno un vaccino cinese, mentre in Europa e USA l’approvazione dei vaccini cinesi sembra per il momento rimanere un’utopia.

Cosa sappiamo di questi vaccini anti-COVID? Sono veramente così inefficaci come spesso affermano i più scettici, oppure potrebbero essere stati ingiustamente sottovalutati?

Vaccini Made in China: quali sono e come sono fatti

Attualmente in Cina sono stati realizzati ben 5 vaccini contro SARS-CoV-2.

La società farmaceutica Sinopharm è stata la prima a vedere approvato un proprio vaccino dalle autorità cinesi. Il vaccino in questione porta il nome commerciale BBIBP-CorV ma è meglio conosciuto con il semplice nome di "Vaccino Sinopharm". A differenza dei vaccini a vettore virale, il siero di Sinopharm contiene il coronavirus inattivo e la sua efficacia sarebbe del 79% dopo la seconda dose. Sinopharm ha di recente prodotto un secondo vaccino chiamato New Crown Covid-19, che sarebbe in grado di assicurare almeno il 72% di protezione.

L’azienda farmaceutica pechinese Sinovac Biotech ha invece prodotto un siero conosciuto con il nome commerciale di CoronaVac. Anche questo siero contiene il SARS-CoV-2 inattivo e negli ultimi mesi è stato spesso al centro di alcune controversie per la sua presunta bassa efficacia. Studi preliminari condotti in Turchia avevano infatti individuato la sua efficacia attorno al 90%, m questo dato sarebbe poi stato smentito da una serie di studi condotti in Sud America. Al momento il CoronaVac è considerato efficace solo al 51%.

I restanti due vaccini sono stati realizzati dalle società CanSino Biologics e Anhui Zhifei Longcom, e sono ancora in fase di sperimentazione. Il vaccino di CanSino è a vettore virale e richiede una sola dose, mentre quello di Anhui sarebbe stato sviluppato mediante proteine ricombinanti e richiederebbe tre dosi. Dati parziali sul siero CanSino avrebbero sottolineato una protezione prossima al 75%.

Quali paesi hanno già autorizzato i vaccini cinesi?

Fino a questo momento il vaccino BBIBP-CorV di Sinopharm è stato autorizzato in via definitiva in Cina, Bahrein, Emirati Arabi Uniti e Seychelles . Altre 22 nazioni (tra le quali troviamo Argentina, Venezuela, Perù, Egitto e Pakistan) ne hanno invece autorizzato la somministrazione solo in casi di emergenza.

Il vaccino CoronaVac è somministrato ordinariamente in Cina e Malesia, mentre in 19 nazioni (come per esempio Brasile, Repubblica Dominicana e Messico) si somministra solo in casi di emergenza.

CanSino è attualmente autorizzato in Cina e Pakistan solo in caso di emergenza, mentre l’Uzbekistan è il primo stato ad aver autorizzato la somministrazione del siero prodotto da Anhui.

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