Da Israele sembrerebbe giungere un notizia che desta molta preoccupazione: il siero Pfizer proteggerebbe solo nel 64% dei casi contro la variante Delta, sebbene gran parte dei contagiati siano asintomatici.
Israele è stato il primo paese al mondo a raggiungere ottimi livelli di copertura vaccinale, tanto da venire considerato un vero e proprio esempio da emulare in Europa e anche negli USA. Ora però il paese mediorientale si ritrova a dover fare i conti con la diffusione della variante Delta, con la conseguente reintroduzione delle misure anti-COVID che erano state rimosse lo scorso 5 giugno.
In Israele circa il 58% della popolazione è stato vaccinato con entrambe le dosi del siero Pfizer, mentre la percentuale di vaccinati over 50 sfiora il 90%. Proprio il siero Pfizer è in questi giorni al centro di una polemica nata a seguito della pubblicazione di uno studio israeliano che sembra confermare una notizia che avremmo preferito non riportare: l’efficacia contro la variante Delta sarebbe solo del 64% dopo la seconda dose.
Andiamo a vedere più da vicino i dati forniti dai ricercatori israeliani.
Efficacia vaccino Pfizer scende al 64% contro la variante Delta, ma i contagiati non sono gravi
Nelle ultime settimane si era ipotizzata la presunta resistenza della nuova variante ai vaccini anti-COVID di nuove generazione, sebbene questo elemento non fosse stato provato da alcuno studio. Ora la prima conferma di questa ipotesi proviene proprio dal paese che grazie al siero Pfizer aveva abbattuto drasticamente i contagi e le ospedalizzazioni.
In Israele i contagi tra i vaccinati con il preparato di Pfizer sono al momento circa il 55% dei casi totali. Le autorità israeliane precisano però che la maggior parte dei contagiati è asintomatica o presenta sintomi molto lievi. Infatti se da un lato la protezione contro il contagio da variante Delta sembra essere passata dal 95% al 64%, il vaccino di Pfizer avrebbe comunque sventato lo sviluppo di forme gravi di COVID-19 nel 93% dei casi registrati.
Il Primo Ministro israeliano Nathaly Bennet ha reintrodotto l’utilizzo obbligatorio della mascherina , oltre a nuove misure di contenimento che saranno annunciate nei prossimi giorni. Al momento non si esclude l’ipotesi relativa alla somministrazione di una terza dose di vaccino.
Pfizer annuncia nuovo studio, qualche reazione avversa nei mercati
Dagli USA la multinazionale farmaceutica Pfizer ha già dichiarato che saranno condotti ulteriori studi per confermare o smentire quanto riportato dallo studio israeliano.
Nel frattempo gli investitori sembrano aver accolto in maniera negativa le notizie provenienti da Israele. Infatti il titolo di Pfizer è scambiato al ribasso di quasi l’1% pre-market (oggi le borse USA sono ancora chiuse). Bisognerà attendere domani per vedere se questi sentori si riveleranno fondati.
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