A partire dal 5 ottobre anche in Svizzera si inizierà a somministrare il vaccino monodose di Johnson&Johnson. Vediamo quante dosi saranno distribuite ai Cantoni e cosa contraddistingue questo preparato anti-COVID.
Dopo lunghe e attente analisi è giunto il via libera definito al vaccino anti-COVID Janssen della società farmaceutica USA Johnson&Johnson per la somministrazione in Svizzera.
Questo vaccino è già diffuso nella maggior parte dei paesi UE, anche se risulta essere uno dei meno impiegati per la vaccinazione contro il coronavirus. Analizziamo nel dettaglio quali sono le sue caratteristiche, quante dosi saranno inizialmente distribuite e quali possono essere i primi a riceverlo.
Vaccinazione con Janssen a partire dal 5 ottobre
Il 5 ottobre è il giorno a partire dal quale sarò possibile vaccinarsi con questo vaccino, sebbene la sua somministrazione non riguarderà tutti in maniera indistinta. Infatti i primi a poter ricevere la dose di vaccino Janssen saranno i soggetti ai quali era stata sconsigliata la vaccinazione con i preparati a mRNA per motivi di salute.
In seguito il vaccino sarà disponibile per chiunque non voglia vaccinarsi con gli altri due vaccini autorizzati nel territorio svizzero, vale a dire Comirnaty di Pfizer-BioNTech e SpikeVax di Moderna. Non sarà possibile vaccinare i minori di 18 anni con questo vaccino, dato che per il momento Swissmedic ha emesso parere favorevole solo per la somministrazione nei soggetti con almeno 18 anni d’età.
In base a quanto riferito dalle autorità, le dosi complessive di vaccino Janssen che saranno inizialmente distribuite ai Cantoni saranno 150.000. Il Canton Zurigo ne riceverà la maggior porzione (26.000 dosi), seguito dal Canton Berna (18.000 dosi) e dal Canton Vaud (14.000). Per il momento il Ticino riceverà circa 6.000 dosi. Un quantitativo di 600 dosi sarà inoltre destinato al Liechtenstein.
Vaccino Janssen: caratteristiche principali e protezione
Come già riportato in un precedente articolo, il vaccino anti-COVID di Johnson&Johnson è un vaccino a vettore virale, differente da quelli di Pfizer e Moderna in quanto non sfrutta l’mRNA del coronavirus SARS-CoV-2.
L’immunizzazione avviene dopo una sola somministrazione, sebbene rispetto ai vaccini a mRNA si osserva un tasso di protezione complessivo di poco inferiore al 70%. Di contro è bene precisare che gli studi condotti sul vaccino hanno evidenziato che la protezione dalle forme più severe nella malattia COVID-19 è pari all’85%. Il vaccino non necessita della stessa temperatura necessaria a evitare il deterioramento dei vaccino di Pfizer e Moderna, ne segue che è molto più semplice da distribuire e conservare.
Si sottolinea che in caso di vaccinazione con questo vaccino, il certificato COVID sarà disponibile dopo circa 22 giorni. Al pari del certificato ottenuto con gli altri vaccini, anche quello legato a Janssen ha durata annuale.
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