Le gare di sci a Wengen, nonostante l’affluenza record e un budget vicino ai 10 milioni di franchi, chiudono senza profitti a causa di costi elevati e diritti televisivi sfavorevoli.
Le recenti gare di sci nella località di Wengen, in Svizzera, hanno mostrato un notevole successo in termini di affluenza e investimento, con un budget che ha raggiunto quasi 10 milioni di franchi. Nonostante questo, il comitato organizzatore si trova a chiudere l’evento senza profitti. Un paradosso che ha sollevato domande su come siano strutturati i finanziamenti e le spese.
I costi crescenti e i diritti televisivi
A Wengen, la Coppa del Mondo di sci ha visto un tracciato più lungo, il che ha inevitabilmente comportato costi più elevati. Tuttavia, i costi non sono l’unico fattore che ha contribuito alla mancanza di profitti. Un altro aspetto cruciale è rappresentato dai diritti televisivi, che sono in gran parte gestiti da Swiss Ski, l’organizzazione che sovrintende alla federazione sciistica svizzera. Nonostante l’interesse dei media e gli sforzi per attrarre spettatori, una considerevole porzione delle entrate da diritti TV viene destinata a Swiss Ski, limitando così i guadagni disponibili per il comitato organizzatore locale.
L’analisi della SonntagsZeitung ha messo in luce che la somma accumulata grazie ai diritti televisivi non basta a coprire il costo totale dell’evento. Questo porta a riflessioni sulle politiche di distribuzione delle entrate e su come possano essere più favorevoli per le località organizzatrici. Gli eventi di sci non sono solo sportivi, ma anche manifestazioni che spingono il turismo; pertanto, sarebbe utile riesaminare il modello di partecipazione economica di tutti gli attori coinvolti.
La complessità degli accordi con Cantone e Confederazione
Un altro elemento da considerare sono gli accordi stipulati con il Cantone e la Confederazione. Questi contratti prevedono non solo il supporto pratico da parte di circa 300 persone, comprendenti soldati e membri della Protezione Civile, ma anche una garanzia parziale per i deficit finanziari dell’evento. Tali accordi si rivelano fondamentali per la riuscita logistica delle gare, ma incidono pesantemente sulla distribuzione dei guadagni.
In particolare, la garanzia parziale sul deficit implica che qualsiasi guadagno generato durante il weekend di gare venga successivamente sottratto dal contributo statale. Questo significa che, nonostante i record di affluenza e l’aumento del budget, i conti finali non possono risultare in attivo per il comitato organizzatore. La logica di finanziamento suggerisce quindi che anche se le cifre complessive sembrano incoraggianti, le entrate reali sono fortemente compromesse dalle politiche di ripartizione economica tra il comitato organizzatore e gli enti pubblici.
Senza profitto, ma con un futuro incerto
Di fronte a un panorama così complesso, il futuro delle gare di Wengen appare incerto. La SonntagsZeitung conclude che, sebbene le gare siano un successo dal punto di vista del pubblico e del coinvolgimento degli atleti, il modello attuale di finanziamento e ripartizione delle entrate deve essere ristrutturato. La mancanza di profitti mette in discussione il sostegno continuativo di eventi di questo calibro, in quanto le località devono affrontare la dura realtà dei costi in crescita e delle aspettative per i ritorni economici.
Il comitato organizzatore di Wengen si trova ad affrontare non solo la sfida di mantenere alti gli standard di uno evento di Coppa del Mondo, ma anche di navigare attraverso un sistema finanziario che, al momento, non sembra essere sostenibile nel lungo termine.
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