A chi non è capitato di acquistare un prodotto in fiera, facendosi prendere la mano dal momento e dall’abilità del venditore? Nella peggiore delle ipotesi qualcuno ha anche siglato un contratto, scoprendo poi a posteriori l’amara sorpresa. Il diritto di recesso di 14 giorni, in questo caso non è valido.
Durante fiere e esposizioni consumatrici e consumatori si lasciano sedurre più facilmente dall’offerta abbondante o dall’abilità dei venditori e firmano con una certa leggerezza contratti per oggetti di cui non hanno veramente bisogno o per i quali non hanno valutato attentamente le conseguenze finanziarie sul loro budget.
A tal proposito, l’Acsi – Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana – ricorda che gli acquisti effettuati e i contratti firmati in concomitanza di manifestazioni fieristiche sono definitivi. E pertanto non consentono al consumatore di cambiare idea.
Diritto di recesso non valido
Spesso questa leggerezza deriva dalla convinzione di poter ritornare sulle proprie decisioni. Purtroppo non è così. Gli art. 40a e seguenti del Codice delle obbligazioni che prevedono un diritto di revoca entro 14 giorni non si applicano ai contratti conclusi durante fiere e esposizioni. I consumatori sono quindi impegnati in modo definitivo dalla loro firma o dal loro acquisto.
Raccomandazioni da parte di Acsi
L’Acsi raccomanda di non lasciarsi impressionare da eventuali sconti concessi in caso di firma immediata.
L’Acsi consiglia ai consumatori di riflettere e valutare attentamente prima di un acquisto che comporta una spesa importante.
Acsi disponibile a rispondere a eventuali domande
L’Acsi ricorda che il suo servizio “infoconsumi”, aperto tutte le mattine dalle 8.30 alle 11.30, è in grado di fornire consulenze telefoniche (091 922 97 55 tasto 1) anche su questo tema.
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