La stima tra conti forestali e conti settoriali è di circa 13 miliardi di franchi, con un aumento del 5,6% rispetto al 2021. I due settori sono trainanti per l’economia elvetica.
Il settore primario svizzero - agricoltura, pesca, allevamento, silvicoltura - nel 2022 ha registrato un aumento del 5,6% rispetto al 2021, con un valore stimato di 13,1 miliardi di franchi. Questi dati sono importanti, se si pensa che il settore primario risponde alle esigenze di riscaldamento e di alimentazione della popolazione, senza contare le ripercussioni positive sugli altri settori dell’economia elvetica.
I dati sul settore primario
Il settore primario è diviso in due parti: i conti forestali e la parte dedicata alle attività quali agricoltura, selvicoltura, pesca e acquacoltura. Se in totale il valore stimato è di oltre 13 miliardi di franchi, è anche vero che verificare le differenze rende la panoramica più chiara.
L’aumento del valore stimato deve fare i conti con una crescita dei costi di produzione del 7% e il valore aggiunto superiore al 3,3% rispetto al 2021. L’industria forestale, invece, ha portato a casa un valore di circa 1,2 miliardi di franchi, con un aumento del 9% rispetto all’anno precedente.
I conti forestali sono importanti anche perché oltre il 60% di legno disponibile nei boschi ha un potenziale di 9 miliardi di franchi di riserva.
L’importanza del settore primario in Svizzera
Il settore primario gode di una protezione da parte della normativa svizzera. Infatti, la Svizzera copre il 60% del suo fabbisogno alimentare in proprio grazie a tariffe alte sulle importazioni e diverse modalità di sussidio per le attività agricole. Secondo gli ultimi dati OCSE, la Svizzera investe nella sua agricoltura il 70% delle sovvenzioni, rispetto al 35% della media dell’Unione Europea. Sempre secondo questa stima, il 60% del reddito degli agricoltori dipenderebbe da queste sovvenzioni. I dati sul settore primario sono stati pubblicati in questi giorni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter