Il Dipartimento federale dell’economia ha ridotto la protezione doganale per l’utilizzo a scopo alimentare per animale, di vari tipi di grano e azzera i dazi sull’avena.
Come risaputo, l’intervento militare della Russia in Ucraina ha provocato un rincaro, anche significativo, dei prezzi delle materie prime su vari mercati internazionali.
In particolare, con un volume annuo delle esportazioni pari a 30 milioni di tonnellate di granturco e 20 milioni di tonnellate di grano, le merci attualmente bloccate o distrutte in Ucraina hanno un impatto significativo sulla fornitura globale di alimenti per animali, con ripercussioni anche in Svizzera.
Alla luce dei recenti aumenti, il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha dunque adeguato la protezione doganale per diversi cereali da foraggio introducendo dazi doganali più bassi che entreranno in vigore il 15 marzo 2022.
Tutti dazi ridotti
Nello specifico, il DEFR ha ridotto la protezione doganale per l’utilizzo a scopo foraggero di grano tenero, segale, orzo, triticale, granturco e tritello di spiga di granturco di 3 franchi al quintale ciascuno.
Inoltre, per l’avena la protezione doganale è ridotta di 1 franco al quintale e di fatto viene quindi azzerata.
Infine, per gli alimenti proteici per animali, quali i panelli di soia o gli oli vegetali a scopo foraggero, i tributi doganali non vengono più riscossi da anni perché i loro prezzi all’importazione sono superiori ai prezzi di obiettivo all’interno del Paese.
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