La Borsa di New York ha chiuso in flessione, risentendo delle dinamiche che stanno caratterizzando i rapporti tra Ucraina e Russia.
Dopo la chiusura in forte ribasso di ieri, stamattina la borsa svizzera apre in ripresa.
Alle 9 e 19 l’indice dei valori SMI ha aperto a 12.036,13 punti, su dell’0,081% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI guadagna lo 0,099%, attestandosi a 15.221,10 punti.
Wall Street
La Borsa di New York ha chiuso in flessione, risentendo delle dinamiche che stanno caratterizzando i rapporti tra Ucraina e Russia. Il Dow Jones ha lasciato sul terreno lo 0,49% a quota 34.566,17 punti.
Giù anche il Nasdaq che perde lo 0,0017% a 13.790,92 punti; lo S&P500 ha chiuso le trattazioni a 4.401,67 punti, pari a -0,38%.
Mercati asiatici
Alle ore 8.12 il Nikkei perdeva lo 0,79% e gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai guadagnano rispettivamente l’1,69% e lo 0,59%. Hong Kong viaggia in territorio negativo a -1,1%.
La Cina scambia positiva, merito dei nuovi interventi a sostegno dell’economia. La People’s Bank of China ha iniettato 100 miliardi di yuan netti (15,7 miliardi di dollari) nel sistema bancario con la sua linea di prestito a medio termine, lasciando invariato il tasso debitore.
Quotazione dell’oro
Alle 8 e 32 l’oro saliva dello 0,58% a 1.880 dollari.
Jack Siu, chief investment officer di Credit Suisse, ha commentato su Reuters: “Nel breve termine ci sarà sostegno per l’oro a causa dell’incertezza di un potenziale conflitto militare. Può essere una copertura, ma i fondamentali generali dell’aumento dei tassi delle banche centrali e del rafforzamento del dollaro nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sono fattori negativi per l’oro”.
Petrolio ancora in rialzo
Il greggio ha chiuso in rialzo a New York, con quotazioni in salita del 2,53% a 95,46 dollari al barile. Il Wti tocca la soglia dei 95 dollari.
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