Apertura borsa svizzera in ribasso. Nessun rimbalzo dopo un settembre nero

Matteo Casari

3 Ottobre 2022 - 09:55

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Dopo un settembre da incubo, le borse mondiali non invertono ancora la rotta. L’intensificarsi della guerra in Ucraina, il rallentamento dell’economia e la crescente crisi energetica tengono gli indici mondiali ancorati sul fondo.

Apertura borsa svizzera in ribasso. Nessun rimbalzo dopo un settembre nero

Borsa Svizzera

Inizio di settimana negativo per la piazza di Zurigo. Alle 9,05, lo SMI era a quota 10.188,00 punti, per quella che è una variazione al ribasso dello 0,77%; anche lo SPI è in flessione dello 0,80%, a 13.061,65 punti.

Borse europee

Le Piazze europee hanno vissuto un settembre da dimenticare, con i principali indici che hanno perso circa il 7% negli ultimi 30 giorni. Anche con l’arrivo del nuovo mese, l’inizio di settimana si prospetta decisamente poco incoraggiante per gli investitori. Il FTSE MIB registra un ribasso dell’1,09%. Anche il DAX è in perdita dell’1,44%, così come il CAC 40 segna una decrescita dell’1,18%. A Londra, il FTSE 100 perde lo 0,84%.

Wall Street

Anche le chiusure della scorsa settimana oltreoceano hanno messo a segno performance negative.
Il Dow Jones ha concluso gli scambi con una variazione negativa dell’1,71%. Chiusura in perdita anche per lo S&P500 che chiude a -1,51%, e per il Nasdaq che registra un ribasso dell’1,51%.

Borse asiatiche

Sul fronte asiatico la situazione non cambia, con l’unica esclusione in terra giapponese. A Tokyo l’indice Nikkei, conclude infatti gli scambi settimanali a +1,03% a 26.204,43 punti.
Chiudono la settimana in negativo invece i principali indici cinesi: a Shanghai, l’indice China A50 chiude in calo dello 0,37%, mentre lo Shenzhen perde un più netto 1,29%. Nella vicina Hong Kong l’Hang Seng, cede l’1,02%. In Australia, lo S&P/ASX 200 conclude gli scambi cedendo lo 0,27%.

Gas e petrolio

Prezzo del greggio in aumento, con i futures Brent in consegna a dicembre che si assestano a 87,90 dollari al barile (+3,24%), mentre i futures WTI in consegna a novembre sono a quota 82,33 dollari al barile (+3,57%). Ancora in discesa il prezzo del gas: ad Amsterdam, i futures consegna a novembre sono scambiati a 178,000 euro/megawattora (-5,72%).

Mercato valutario

Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9865 franchi, EUR/USD a 0,9807 dollari, USD/RUB a 58,4733 rubli. EUR/CHF a 0,9675 franchi, CHF/JPY a 146,88 yen, CHF/RUB 59,27 rubli.

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