Apertura borsa svizzera in ribasso. L’attesa per le midterm e l’inflazione USA rallentano gli indici

Matteo Casari

10/11/2022

10/11/2022 - 09:43

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Borse deboli e investitori titubanti, in attesa dei risultati delle elezioni di medio termine e dei dati sull’inflazione in USA, un aspetto cruciale che detterà le prossime mosse della Federal Reserve.

Apertura borsa svizzera in ribasso. L'attesa per le midterm e l'inflazione USA rallentano gli indici

Borsa Svizzera

Inizia in ribasso questa giornata per la piazza di Zurigo. Alle 9,05, lo SMI era a quota 10.883,10 punti, cedendo lo 0,19%. Anche lo SPI è in flessione dello 0,31%, a 13.903,76 punti.

Borse europee

Le aperture delle piazze europee segue la stessa falsa riga, con perdite di punti percentuali per gli indici del Vecchio Continente. Il nuovo rialzo della Fed incute timori anche negli investitori da questa sponda dell’Atlantico. Il FTSE MIB è in perdita dello 0,17%, anche il DAX è in perdita dello 0,34%, così come il CAC 40 che segna una decrescita dello 0,33%. A Londra, il FTSE 100 perde lo 0,23%.

Wall Street

Si ferma bruscamente la serie positiva oltreoceano, dove dopo una serie di giornate consecutive in rialzo, ritornano chiusure in pesante passivo. Gli investitori si mostrano cauti, in attesa dei risultati delle elezioni midterm e dei nuovi dati sull’inflazione americana.
Il Dow Jones ha concluso gli scambi con una variazione negativa dell’1,95%. Chiusura in calo anche per lo S&P500 che termina la seduta a -2,08%. Infine, il Nasdaq crolla a -2,48%.

Borse asiatiche

Chiusure in negativo anche quelle in arrivo da Oriente. A Tokyo l’indice Nikkei, conclude gli scambi in perdita dello 0,98% a 27.446,10 punti.
Risultano in perdita anche i principali indici cinesi: a Shanghai, l’indice China A50 in ribasso dello 0,42% e lo Shenzhen dell’1,33%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng è in perdita dell’1,92%. In Australia, lo S&P/ASX 200 conclude gli scambi a quota -0,50%.

Gas e petrolio

Lieve calo per il prezzo del greggio, con i futures Brent in consegna a gennaio che si assestano a 92,33 dollari al barile (-0,35%), mentre i futures WTI di dicembre sono a quota 85,41 dollari al barile (-0,49%). Aumento invece per il prezzo del gas, i futures consegna a dicembre sono scambiati a 115,290 euro/megawattora (+1,90%).

Mercato valutario

Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9855 franchi, EUR/USD a 1,0002 dollari, USD/RUB a 61,3471 rubli. EUR/CHF a 0,9857 franchi, CHF/JPY a 148,41 yen, CHF/RUB 62,25 rubli.

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