Secondo giorno in rosso per le borse europee e americane. In Asia crolla Tokyo, mentre le cinesi chiudono in guadagno. L’attenzione degli investitori è rivolta sulla pubblicazione dei dati inflazionistici in Usa, con le conseguenti mosse che arriveranno dalla Federal Reserve.
Borsa Svizzera
Dopo un’apertura settimanale tendente al ribasso, prosegue il trend negativo per la piazza di Zurigo. Alle 9,05, lo SMI era a quota 10.206,81 punti, per quella che è una variazione al ribasso dello 0,54%; anche lo SPI è in flessione dello 0,58%, a 13.058,48 punti.
Borse europee
Secondo giorno consecutivo in profondo rosso per le borse europee. Il FTSE MIB registra un ribasso dell’1,58%. Anche il DAX è in perdita dell’1,08%, così come il CAC 40 che segna una decrescita dell’1,07%. A Londra, il FTSE 100 perde l’1,01%.
Wall Street
Oltreoceano il clima non è molto diverso, anche se i ribassi registrati in chiusura ieri sono in parte più contenuti rispetto a quelli del vecchio continente. Dopo i dati sull’occupazione, occhi puntati alla rivelazione dei dati sull’inflazione americana di giovedì, con le mosse della Fed che influenzeranno non poco l’andamento dei mercati.
Il Dow Jones ha concluso gli scambi con una variazione negativa dello 0,32%. Chiusura in calo anche per lo S&P500 che chiude a -0,75%, e per il Nasdaq che registra una perdita dell’1,04%.
Borse asiatiche
Chiusure di giornata contrastanti quelle in arrivo da Oriente. Sul fronte giapponese, a Tokyo crolla l’indice Nikkei, che conclude gli scambi in pesante passivo a -2,64% a 26.401,25 punti.
Chiudono in positivo, invece, i principali indici cinesi: a Shanghai, l’indice China A50 chiude in rialzo dello 0,44%, mentre lo Shenzhen guadagna lo 0,39%. Nella vicina Hong Kong l’Hang Seng, è invece in netta perdita del 2,11%. In Australia, lo S&P/ASX 200 conclude gli scambi cedendo lo 0,34%.
Gas e petrolio
Lieve calo per il prezzo del greggio, con i futures Brent in consegna a dicembre che si assestano a 95,31 dollari al barile (-0,93%), mentre i futures WTI di novembre sono a quota 90,19 dollari al barile (-1,05%). Stabile invece il prezzo del gas: ad Amsterdam, i futures consegna a novembre sono scambiati a 156,207 euro/megawattora (0%).
Mercato valutario
Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9993 franchi, EUR/USD a 0,9710 dollari, USD/RUB a 63,7615 rubli. EUR/CHF a 0,9705 franchi, CHF/JPY a 145,69 yen, CHF/RUB 63,80 rubli.
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