Mentre l’inflazione Usa dà segni di cedimento, in Europa continua a galoppare. In Germania, infatti, questa mattina è stato rivelato che a ottobre è salita ancora dello 0,9% rispetto a settembre.
Il buon umore diffuso ieri, a seguito dei dati sull’inflazione Usa che hanno mostrano un inaspettato e significativo rallentamento, dovrebbe alimentare la fiducia negli investitori anche nell’ultima seduta della settimana. La speranza è che la Federal Reserve moderi i futuri rialzi dei tassi.
Sulla piazza di Zurigo si prospetta quindi una giornata all’insegna delle cifre verdi, concentrate soprattutto sul gruppo di beni di lusso Richemont che ha chiuso il primo semestre 2022/2023 oltre le aspettative: già dai primi scambi conduce gli scambi al rialzo, guadagnando il 5,6%.
Intanto in Germania sono stati rivelati i dati sull’inflazione questa mattina: al contrario degli Usa, a Berlino lo scorso mese ha accelerato, con l’indice dei prezzi al consumo cresciuto dello 0,9% a ottobre e del 10,4% su base annua, rispetto al 10% di settembre.
Borsa Svizzera
La conferma arriva poco dopo le 9, quando a di Zurigo, lo SMI ha aperto in ripresa dello 0,9% a 11.220,50 punti, così come lo SPI in recupero dello 0,92%, a 14’375.03 punti.
Borse europee
Continua l’andamento rialzista innescato ieri dalla buona notizia diffusa da Washington. A Milano, alle 9.19, il FTSE MIB è in risalita dello 0,93%, il DAX dello 0,42%, il CAC 40 dell’1,02%. A Londra, nonostante la diffusione della prima stima relativa al Pil del terzo trimestre del 2022 identifichi un rallentamento dello 0,2%, il FTSE 100 apre in terreno positivo, in guadagno dello 0,5%.
Wall Street
Euforici gli investitori a New York: il Dow Jones ha chiuso in recupero del 3,7%, lo S&P500 del 5,54% e il Nasdaq del 7,35%.
Borse asiatiche
Sulla scia di Wall Street, a Tokyo gli indici tecnologici registrano un balzo positivo. L’indice Nikkei ha chiuso guadagnando il 2,97% a 14’375.03 punti.
Anche in Cina gli investitori si fanno contagiare dalle buone notizie provenienti dagli Usa. A Hong Kong, l’Hang Seng recupera il 7,8%; lo Shenzen l’1,45% e il China A50 su del 3,55%.
In terreno positivo anche l’australiano S&P/ASX 200 che conclude gli scambi al 2,79%.
Gas e petrolio
Prezzo del greggio in recupero, con i futures Brent in consegna a gennaio a 96,08 dollari al barile (+2,42%), e i futures WTI consegna dicembre a 89,17 dollari al barile (+2,98%). Crolla il prezzo del gas ad Amsterdam, con i futures consegna a dicembre scambiati a 103.965 euro/megawattora giù dell’8,36%.
Mercato valutario
Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9635 franchi, EUR/USD a 1.0242 dollari, USD/RUB a 60.2510 rubli; EUR/CHF, questa mattina scambiato a 0,9871 franchi. CHF/JPY a 146.51 yen, CHF/RUB 62.23 rubli.
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