L’incertezza delle prossime mosse degli istituti finanziari e l’aumento dei casi Covid in Cina mantengono i listini in ribasso. In calo il prezzo del gas.
Borsa Svizzera
Inizia in perdita questo primo giorno della settimana per la piazza di Zurigo, in attesa delle mosse della Banca nazionale svizzera (Bns) che farà sapere le sue intenzioni sulla politica monetaria giovedì. Alle 9,05, lo SMI era a quota 11.033,80 punti, per una variazione al ribasso dello 0,31%. Anche lo SPI è in flessione dello 0,22%, a 14.082,50 punti.
Borse europee
Le piazze del Vecchio Continente cominciano in ribasso questa settimana, che sarà caratterizzata dai provvedimenti delle banche centrali mondiali. Nel giorno della Bns, anche la Banca centrale europea (Bce) svelerà le proprie decisioni sui tassi d’interesse questo giovedì.
Il FTSE MIB è in perdita dello 0,28%, il DAX è in flessione dello 0,46%, mentre il CAC 40 segna invece una contrazione dello 0,49%. A Londra, il FTSE 100 cede lo 0,38%.
Wall Street
Chiusure tutte in passivo anche quelle registrate oltreoceano alla fine della scorsa settimana. Gli indici americani risultano contratti dall’incertezza sulle nuove mosse di politica monetaria della Federal Reserve che rivelerà la propria linea d’azione nella giornata di mercoledì.
Il Dow Jones ha concluso gli scambi con una variazione negativa dello 0,90%. Chiusura in perdita anche per lo S&P500 che termina la seduta a -0,74%. Infine, il Nasdaq è in ribasso dello 0,70%.
Borse asiatiche
Chiusure in negativo anche quelle in arrivo da Oriente. L’aumento dei casi Covid in Cina e le imminenti nuove strette delle banca centrale giapponese incutono sfiducia negli investitori.
A Tokyo l’indice Nikkei, conclude gli scambi in perdita dello 0,21%, a quota 27.842,33 punti.
Risultano deboli le chiusure dei principali indici cinesi: a Shanghai, l’indice China A50 è in ribasso dell’1,33%, mentre lo Shenzhen perde lo 0,89%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng è in pesante perdita del 2,35%. In Australia, lo S&P/ASX 200 conclude gli scambi a quota -0,45%.
Gas e petrolio
Lieve aumento per il prezzo del greggio, con i futures Brent in consegna a febbraio che si assestano a 76,13 dollari al barile (+0,04%), mentre i futures WTI di gennaio sono a quota 71,21 dollari al barile (+0,27%).
Decrescita invece per il prezzo del gas, i futures consegna a gennaio sono scambiati a 134,495 euro/megawattora (-3,32%).
Mercato valutario
Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9359 franchi, EUR/USD a 1,0525 dollari, USD/RUB a 62,7365 rubli. EUR/CHF a 0,9850 franchi, CHF/JPY a 146,22 yen, CHF/RUB 67,03 rubli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter