L’allentamento delle tensioni tra USA e Cina incutono fiducia negli investitori in Asia e Europa, ma non a Wall Street, dove la stretta monetaria della Fed è sempre sullo sfondo. Nel frattempo, accenno di aumento del prezzo del gas naturale.
Borsa Svizzera
Dopo una performance di ieri da dimenticare, la piazza di Zurigo appare incerta nel secondo giorno della settimana. Alle 9,05, lo SMI era a quota 11.001,00 punti, per quella che è valore di parità a quota +0,01%; anche lo SPI si colloca su valori vicini alla parità a +0,07%, a 14.113,53 punti.
Borse europee
Nel Vecchio Continente si sentono gli effetti positivi del vertice di ieri tra USA e Cina, che allentando le tensioni tra le due superpotenze ha instaurato fiducia negli investitori.
Il FTSE MIB registra una crescita dello 0,26%. Il DAX dello 0,24% e il CAC 40 dello 0,35%. A Londra, il FTSE 100, si colloca sul valore di +0,11%.
Wall Street
Le piazze di oltreoceano non riescono invece a mettere a segno chiusure in positivo nella giornata di ieri. Ancora una volta i listini americani appaiono titubanti, cercando di intuire le prossime mosse della Fed in termini di politica monetaria.
Nel frattempo, il Dow Jones ha concluso gli scambi con una variazione negativa dello 0,63%. Concludono in ribasso sia lo S&P500 che perde lo 0,89%, e il Nasdaq che registra un -1,12%.
Borse asiatiche
Sul fronte orientale invece, tornano a registrarsi chiusure positive. A Tokyo l’indice Nikkei, conclude gli scambi a +0,10% a 27.990,17 punti.
Le migliori performance di giornata arrivano dalla Cina. L’allentamento delle misure anti-covid e le buone nuove del vertice Biden-Xi generano entusiasmo negli investitori. A Shanghai, l’indice China A50 registra un rialzo dell’1,48%, mentre lo Shenzhen guadagna il 2,14%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng mette a segno un forte rialzo del 3,94%. In Australia, lo S&P/ASX 200 conclude gli scambi in parità a -0,07%.
Gas e petrolio
Lieve calo del prezzo del petrolio, con i futures Brent in consegna a gennaio che si assestano a 92,59 dollari al barile (-0,59%), mentre i futures WTI sono a quota 85,16 dollari al barile (-0,83%). In aumento invece il prezzo del gas: ad Amsterdam i futures sul gas in consegna a dicembre sono scambiati a 123,000 euro/megawattora (+8,18%).
Mercato valutario
Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9400 franchi, EUR/USD a 1,0406 dollari, USD/RUB a 60,3393 rubli. EUR/CHF a 0,9784 franchi, CHF/JPY a 148,38 yen, CHF/RUB 64,19 rubli.
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