Apertura borsa svizzera in ribasso. L’escalation della guerra in Ucraina rende incerti i listini mondiali

Matteo Casari

16/11/2022

16/11/2022 - 09:33

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Borse europee titubanti all’indomani della controversa caduta di missili in Polonia, con gli investitori che temono un inasprirsi del conflitto. Wall Street rincuorata dai buoni dati sull’inflazione, mentre le cinesi perdono punti percentuali.

Apertura borsa svizzera in ribasso. L'escalation della guerra in Ucraina rende incerti i listini mondiali

Borsa Svizzera

Non rimbalza nemmeno oggi la piazza di Zurigo, che mette a segno un’apertura incerta. Alle 9,05, lo SMI era a quota 11.000,000 punti, per quella che è una variazione al ribasso dello 0,24%; lo SPI si colloca ugualmente in perdita, registrando un -0,13%, a 14.104,74 punti.

Borse europee

Le piazze del Vecchio Continente aprono la giornata in modo altalenante. La tensione per l’escalation della guerra in Ucraina rende titubanti gli investitori, i quali sono stati in parte rincuorati dal presidente americano Biden che scongiura la vicenda del missile caduto in Polonia.
Il FTSE MIB registra valori di parità a quota +0,05%. Il DAX è invece in perdita dello 0,13%, mentre il CAC 40 guadagna un lieve 0,11%. A Londra, il FTSE 100 è in rialzo dello 0,27%.

Wall Street

Dopo una giornata caratterizzata da perdite, tornano a registrare guadagni le piazze di Wall Street. I nuovi segnali di rallentamento dell’inflazione oltreoceano fa ben sperare gli investitori americani.
Il Dow Jones ha concluso gli scambi con una variazione positiva dello 0,17%. Concludono in rialzo sia lo S&P500, che guadagna lo 0,87%, e il Nasdaq che registra un più netto +1,45%.

Borse asiatiche

Sul fronte orientale, invece, si registrano performance contrastanti. A Tokyo l’indice Nikkei, conclude gli scambi in lieve guadagno dello 0,14% a 28.028,30 punti.
Chiusure negative invece quelle in arrivo dalla Cina, dopo una giornata con in listini alle stelle. A Shanghai, l’indice China A50 registra un ribasso dello 0,50%, mentre lo Shenzhen cede l’1,02%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng conclude gli scambi a -0,28%. In Australia, lo S&P/ASX 200 è in calo dello 0,27%.

Gas e petrolio

Lieve flessione del prezzo del petrolio, con i futures Brent in consegna a gennaio che si assestano a 93,82 dollari al barile (-0,04%), mentre i futures WTI sono a quota 86,72 dollari al barile (-0,23%). In discesa anche il prezzo del gas: ad Amsterdam i futures sul gas in consegna a dicembre sono scambiati a 120,990 euro/megawattora (-2,51%).

Mercato valutario

Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9418 franchi, EUR/USD a 1,0405 dollari, USD/RUB a 60,3497 rubli. EUR/CHF a 0,9799 franchi, CHF/JPY a 148,06 yen, CHF/RUB 64,05 rubli.

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