Apertura borsa svizzera in calo. Europee in rosso, scende il prezzo del gas ad Amsterdam

Chiara De Carli

21/10/2022

21/10/2022 - 09:40

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Ultimo giorno della settimana a tendenza ribassista, a causa dell’aumento dei tassi obbligazionari Usa e dell’inevitabile ulteriore aumento dei tassi di interesse.

Apertura borsa svizzera in calo. Europee in rosso, scende il prezzo del gas ad Amsterdam

Stando alle previsioni, venerdì dovrebbe continuare il trend ribassista degli avuto negli ultimi giorni. Già dagli primi scambi, l’andamento conferma che, anche a Zurigo, gli investitori sono appesantiti dalle condizioni negative di Usa e Asia. All’indomani dell’aumento dei tassi dei titoli del Tesoro Usa che ha cancellato un momentaneo rally a Wall Street, con il rendimento dei T-bon a 10 anni è salito a 4,24%. A preoccupare gli investitori, dunque, l’inevitabile aumento dei tassi di interesse da parte della Fed, atteso in concomitanza della prossima riunione che si svolgerà l’1 e 2 novembre.

Borsa Svizzera

A Zurigo, infatti, alle 9.13 lo SMI è in terreno negativo dello 0,84% a 10.385,30 punti, così come lo SPI in flessione dello 0,70%, a 13’308.75 punti.

Borse europee

Nonostante la buona notizia arrivata all’alba dalla Commissione europea sul tetto al prezzo del gas dinamico, le piazze europee sono appesantite dall’andamento negativo di Wall Street. Alle 9.15, il FTSE MIB sta perdendo l’1,06%, il DAX lo 0,78%, il CAC 40 l’1,11%. A Londra, all’indomani delle dimissioni di Liz Truss, il FTSE 100 si presenta in flessione dello 0,49%.

Wall Street

A New York le piazze chiudono in calo, dopo l’impennata dei tassi obbligazionari statunitensi. Il Dow Jones ha lasciato sul terreno lo 0,30%, lo S&P500 lo 0,80%, e il Nasdaq lo 0,61%.

Borse asiatiche

La piazza di Tokyo chiude in negativo, influenzata dall’andamento della borsa oltre oceano e dai dati sull’inflazione del Paese. A settembre si è attestata al 3%, per il sesto mese consecutivo superiore alla soglia del 2%, target della Bank of Japan (BoJ). L’indice Nikkei ha chiuso in flessione dello 0,43% a 26.890 punti.
In Cina, la politica zero Covid e il rallentamento dell’economia non danno tregua agli investitori. L’Hang Seng ha chiuso piatto a -0,02%; lo Shenzen in flessione dello 0,12% e il China A50 dello 0,68%. In terreno negativo anche l’australiano S&P/ASX 200 che conclude gli scambi in ribasso dello 0,80%.

Gas e petrolio

Prezzo del greggio in lieve calo, con i futures Brent in consegna a dicembre a 92,29 dollari al barile (-0,10%), e i futures WTI a 85,45 dollari al barile (-0,70%). Continua a scendere il prezzo del gas ad Amsterdam, con i futures consegna a novembre scambiati a 119,815 euro/megawattora in calo del 5,8%.

Mercato valutario

Sul fronte del mercato valutario, il dollaro continua a rafforzarsi sulle principali monete mondiali: USD/CHF a 1,0041 franchi, EUR/USD a 0,9795 dollari, USD/RUB a 61,5209 rubli. Si rafforza anche l’euro sul franco, questa mattina scambiato a 0,9838 franchi, CHF/JPY a 149,43 yen, CHF/RUB 61,28 rubli.

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