Aumenta il petrolio. I Paesi membri dell’Unione Europea stanno valutando l’adesione all’embargo petrolifero russo promosso dagli USA, mentre un attacco nel fine settimana agli impianti petroliferi sauditi ha causato nervosismo.
Poco dopo le 10 di oggi lo SMI segnava 12.130,10 punti, in calo dello 0,45% rispetto alla chiusura di venerdì, così come lo SPI viaggiava a 15,473.99 punti (-0,44%).
Borse europee
Viaggiano tutte in territorio positivo le piazze europee. Alle 10 e 12, Milano segna 0,78% , il DAX di Francoforte -0,04%, Londra in ripresa rispetto alla chiusura di venerdì a +0,44, così pure Parigi 0,07%.
Borse asiatiche
L’indice di Hong Kong, l’Hang Seng, segna un -1,1%, il il China A50 ha chiuso con un -0,49% e l’australiano S&P/ASX 200 ha terminato con un -0,22%.
Wall Street
La settimana del Dow Jones si è chiusa con un +0,8%, lo S&P500 venerdì ha segnato un +1,17% e il Nasdaq ha un +2,05%.
Petrolio in aumento
I prezzi balzano di 3 dollari oggi lunedì 21 marzo, con il Brent sopra i 110 dollari al barile.
I Paesi membri dell’Unione Europea stanno valutando l’adesione all’embargo petrolifero russo promosso dagli USA, mentre un attacco nel fine settimana agli impianti petroliferi sauditi ha causato nervosismo.
Alle 8 e 40 circa, la quotazione WTI scambia a 106 dollari al barile con un rialzo del 3,67% e i futures sul Brent viaggiano sui 111 dollari con un aumento del 3,15%.
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