Apertura borsa svizzera incerta. La stretta delle banche centrali mantiene i mercati in ribasso

Matteo Casari

23 Settembre 2022 - 09:41

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I timori della recessione imminente e le continua stretta sulle politiche monetarie delle banche centrali mondiali, mantengono lo scetticismo tra gli investitori. Le perdite delle borse appaiono più contenute rispetto a ieri. Nel frattempo calano i prezzi dell’energia.

Apertura borsa svizzera incerta. La stretta delle banche centrali mantiene i mercati in ribasso

Borsa Svizzera

Ultimo giorno di settimana altalenante per la piazza di Zurigo. All’indomani dalla decisione della BNS di reintrodurre i tassi positivi dopo sette anni, alle 9,05, lo SMI era a quota 10.305,90 punti, per quella che è una valore vicino alla parità (+0,06%); piatto anche lo SPI che segna -0,05%, a 13.206,25 punti.

Borse europee

Tutte le borse europee hanno aperto la giornata in perdita, anche se in modo decisamente più contenuto rispetto a ieri. Il FTSE MIB registra un ribasso dello 0,45%. Anche il DAX è in calo dello 0,30%, così come il CAC 40 segna una perdita dello 0,36%. A Londra, il FTSE 100 incerto, cede lo 0,09%.

Wall Street

Nessun segno di netta ripresa dopo il tonfo di ieri delle piazze americane. La nuova stretta della Fed mantiene Wall Street ancorata a performance negative.
Il Dow Jones ha concluso gli scambi con una decrescita dello 0,35%. Fanno peggio invece sia lo S&P500 che chiude a -0,84%, ma soprattutto il Nasdaq che registra un -1,37%.

Borse asiatiche

Chiusura in negativo anche sul fronte giapponese, dove a Tokyo l’indice Nikkei, conclude gli scambi a -0,58% a 27.153,83 punti.
L’unica chiusura in positivo della giornata arrivano dalla Cina: a Shanghai, l’indice China A50 chiude in lieve rialzo dello 0,14%, mentre lo Shenzhen cede lo 0,82%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng, chiude in perdita dello 0,95%. In Australia, lo S&P/ASX 200 è in forte calo dell’1,87%.

Gas e petrolio

In decrescita i prezzi dell’energia. Per quanto riguarda il prezzo del greggio, i futures Brent in consegna a novembre si assestano a 89,82 dollari al barile (-0,71%), mentre i futures WTI sono a quota 82,86 dollari al barile (-0,75%). Prosegue il calo del prezzo del gas: ad Amsterdam i futures sul gas in consegna a ottobre sono scambiati a 184,500 euro/megawattora (-1,58%).

Mercato valutario

Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9798 franchi, EUR/USD a 0,9792 dollari, USD/RUB a 59,2841 rubli. EUR/CHF a 0,9600 franchi, CHF/JPY a 145,19 yen, CHF/RUB 60,50 rubli.

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