Apertura borsa svizzera in ribasso. Bce e big tech tengono giù gli indici. Nuovo sorpasso del dollaro sull’euro

Matteo Casari

28 Ottobre 2022 - 09:29

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Il rialzo dei tassi della Bce e le scarse prestazioni in borsa delle aziende big tech rendono insicuri gli investitori. Accenno di crescita del prezzo del gas.

Apertura borsa svizzera in ribasso. Bce e big tech tengono giù gli indici. Nuovo sorpasso del dollaro sull'euro

Borsa Svizzera

Secondo giorno consecutivo in negativo per la piazza di Zurigo. Alle 9,05, lo SMI era a quota 10.666,00 punti, per quella che è una variazione al ribasso dello 0,38%; anche lo SPI è in flessione dello 0,67%, a 13.584,80 punti.

Borse europee

Secondo giorno consecutivo in rosso anche per le borse europee. L’ennesimo rialzo dei tassi d’interesse di 75 punti base da parte della Be affossa gli indici del Vecchio Continente. Il FTSE MIB registra un ribasso dello 0,86%. Anche il DAX è in perdita dello 0,71%, così come il CAC 40 che segna una decrescita dello 0,50%. A Londra, il FTSE 100 perde lo 0,73%.

Wall Street

Oltreoceano il clima è invece più incerto, con i principali indici di Wall Street che chiudono su valori altalenanti. Lo scarso rendimento dei titoli delle multinazionali della big tech, tra cui Apple, Amazon e Meta, rendono in parte scettici gli investitori americani.
Il Dow Jones ha concluso gli scambi con una variazione positiva dello 0,61%. Chiusura in calo invece per lo S&P500 che chiude a -0,61%, e per il Nasdaq che registra una perdita dell’1,63%.

Borse asiatiche

Chiusure di giornata tutte in perdita quelle in arrivo da Oriente. Sul fronte giapponese, a Tokyo cala l’indice Nikkei, che conclude gli scambi in passivo a -0,88% a 27,105,20 punti.
Chiudono in fortemente in negativo per i principali indici cinesi: a Shanghai, l’indice China A50 chiude in ribasso dell’1,93%, mentre lo Shenzhen cede un pesante 3,39%. Nella vicina Hong Kong l’Hang Seng, è in netta perdita del 4,08%. In Australia, lo S&P/ASX 200 conclude gli scambi cedendo lo 0,87%.

Gas e petrolio

In calo il prezzo del greggio, con i futures Brent in consegna a gennaio che si assestano a 93,77 dollari al barile (-1,34%), mentre i futures WTI di dicembre sono a quota 87,63 dollari al barile (-1,63%). Nuovo accenno di salita invece per il prezzo del gas: ad Amsterdam, i futures consegna a novembre sono scambiati a 112,500 euro/megawattora (+4,76%).

Mercato valutario

Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9950 franchi, EUR/USD a 0,9947 dollari, USD/RUB a 61,5594 rubli. EUR/CHF a 0,9896 franchi, CHF/JPY a 147,69 yen, CHF/RUB 61,90 rubli.

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