Cominciano in flessione le principali piazze europee, dopo la decisione di attuare l’embargo e il tetto sul petrolio russo. L’attesa di un allentamento delle misure anti Covid in Cina incute una forte fiducia negli investitori asiatici. In crescita i prezzi dell’energia.
Borsa Svizzera
Inizio di settimana positivo per la piazza di Zurigo. Alle 9,05, lo SMI era a quota 11.230,40 punti, per una variazione al ribasso dello 0,29%. Lo SPI è invece vicino alla quota di parità a -0,04%, a 14.302,75 punti.
Borse europee
L’apertura positiva della borsa elvetica pare solo un’eccezione nel contesto europeo. Le piazze del Vecchio Continente cominciano infatti questa settimana in flessione. Nel giorno dell’introduzione dell’embargo e del price cap sul petrolio russo in UE, i listini europei non riescono a partire con il piede giusto.
Il FTSE MIB è in parità a quota 0,08%, il DAX è in perdita dello 0,32%, così come il CAC 40 che segna una decrescita dello 0,35%. A Londra, il FTSE 100 si colloca sul valore di parità di 0,07%.
Wall Street
Chiusure settimanali sul filo invece quelle registrate oltreoceano, con valori altalenanti vicino alla parità per i tre principali indici di Wall Street.
Il Dow Jones ha concluso gli scambi con una variazione positiva dello 0,10%. Chiusura in lieve perdita invece per lo S&P500 che termina la seduta a -0,12%. Infine, il Nasdaq conclude in flessione dello 0,18%.
Borse asiatiche
Chiusure di giornata positive invece quelle in arrivo da Oriente. Si attende un ulteriore allentamento delle restrizioni anti Covid in Cina, una notizia che proietta alle stelle i listini asiatici.
A Tokyo l’indice Nikkei, conclude gli scambi in rialzo dello 0,15% a 27.820,40 punti.
Risultano in rialzo anche i principali indici cinesi: a Shanghai, l’indice China A50 chiude in crescita dell’1,76%, mentre lo Shenzhen guadagna lo 0,92%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng mette a segno un rialzo nettissimo da +4,51%. In Australia, lo S&P/ASX 200 conclude gli scambi a quota +0,33%.
Gas e petrolio
In lieve crescita il prezzo del greggio, con i futures Brent in consegna a febbraio che si assestano a 86,10 dollari al barile (+0,62%), mentre i futures WTI di gennaio sono a quota 80,52 dollari al barile (+0,68%). Aumento più concreto invece per il prezzo del gas, con i futures in consegna a gennaio che sono scambiati a 141,000 euro/megawattora (+4,01%).
Mercato valutario
Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9363 franchi, EUR/USD a 1,0540 dollari, USD/RUB a 62,1313 rubli. EUR/CHF a 0,9865 franchi, CHF/JPY a 144,39 yen, CHF/RUB 66,38 rubli.
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