L’attesa per le prossime mosse di politica monetaria della banca centrale americana, che si riunirà settimana prossima, rende titubanti gli investitori. Prezzi dell’energia in crescita.
Borsa Svizzera
Nel secondo giorno della settimana la piazza di Zurigo parte piatta. Alle 9,05, lo SMI era a quota 11.195,10 punti, collocandosi in perfetti parità a 0,00%. Anche lo SPI è vicino alla quota di parità a -0,07%, a 14.261,70 punti.
Borse europee
L’apertura positiva della borsa elvetica pare solo un’eccezione nel contesto europeo. L’incertezza regna sovrana in questa partenza dei listini europei, seguendo la falsa riga delle chiusure dall’altra parte dell’Atlantico.
Il FTSE MIB è in parità a quota 0,06%, così come il DAX che si colloca a -0,07%, e il CAC 40 che segna un valore di -0,07%. A Londra, il FTSE 100 si colloca in ribasso dello 0,20%.
Wall Street
Chiusure di giornata negative quelle registrate oltreoceano, con perdite cospicue per i principali indici di Wall Street. I dubbi nei confronti delle prossime mosse della Federal Reserve, che si spera riduca l’innalzamento dei tassi a 50 punti base, crea incertezza negli investitori.
Il Dow Jones ha concluso gli scambi con una variazione negativa dell’1,40%. Chiusura in perdita anche per lo S&P500 che termina la seduta a -1,79%. Infine, il Nasdaq conclude in flessione dell’1,93%.
Borse asiatiche
Chiusure di giornata positive invece quelle in arrivo da Oriente, con i listini asiatici che rimangono ancora in crescita sullo slancio di ieri.
A Tokyo l’indice Nikkei, conclude gli scambi in rialzo dello 0,24% a 27.885,87 punti.
Risultano in rialzo anche i principali indici cinesi: a Shanghai, l’indice China A50 chiude in crescita dello 0,75%, mentre lo Shenzhen guadagna lo 0,67%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng dopo una giornata in clamoroso rialzo, torna ridimensionata perdendo lo 0,58%. In Australia, lo S&P/ASX 200 conclude gli scambi a quota -0,47%.
Gas e petrolio
In lieve crescita il prezzo del greggio, con i futures Brent in consegna a febbraio che si assestano a 83,30 dollari al barile (+0,75%), mentre i futures WTI di gennaio sono a quota 77,47 dollari al barile (+0,70%). Aumento anche per il prezzo del gas, con i futures in consegna a gennaio che sono scambiati a 136,810 euro/megawattora (+1,57%).
Mercato valutario
Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9427 franchi, EUR/USD a 1,0504 dollari, USD/RUB a 62,8589 rubli. EUR/CHF a 0,9903 franchi, CHF/JPY a 145,17 yen, CHF/RUB 66,67 rubli.
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