La decisione dell’amministrazione statunitense, riguardo la messa sul mercato delle riserve petrolifere, sembra mostrarsi efficace.
Apertura mossa per la piazza svizzera. Poco dopo le 9 di oggi lo SMI segnava 12.166,80 punti, con una variazione dello 0,04%, lo SPI viaggiava a 15’538.57 punti in rialzo dello -0.76%.
Borse europee
Prudenti per le europee. Milano alle 9.02 segnava 0,01% il DAX di Francoforte 0,10%, così pure Parigi -0,16 %, Londra con lo 0,03%.
Wall Street
Chiusura in negativo per le piazze americane per via dell’ennesimo fallimento diplomatico riguardo alla situazione in Ucraina e per via dell’aumento del petrolio. Il Dow Jones ha chiuso a -1,56%, lo S&P500 ha segnato -1,37% e il Nasdaq -1,54%.
Borse asiatiche
Chiusura in lieve ribasso anche per la Borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha perso lo-0,56%) a 27.665,98 punti. In calo anche l’indice di Hong Kong, l’Hang Seng, segna -0,27%, mentre il China A50 segna +1,80%. In negativo anche l’australiano S&P/ASX 200 con un -0,08%.
Borsa Mosca
Continua la sua risalita, anche se piuttosto ballerina, l’indice MOEX che alle 9.17 è a quota 2.790,31 punti con una variazione del +1,99%. In lieve discesa la valuta russa. Questa mattina 1 dollaro statunitense viene scambiato a 83,43 rubli russi con una variazione a +0,26%.
Petrolio in calo
In lieve calo rispetto, il prezzo del petrolio, sotto i 100 dollari al barile per la prima volta dopo settimane: il future maggio sul Brent scende del 7.06% a 103.57 dollari al barile. I futures WTI viaggiano su 99.07 dollari al barile (-8.12%). La proposta dell’amministrazione statunitense riguardo alla messa sul mercato delle riserve petrolifere, sembra mostrarsi efficace.
Gas naturale
Continua l’accelerazione del gas naturale in seguito al pugno fermo di Mosca sul pagamento in rubli. I contratti ad Amsterdam segnano un balzo a 132 euro al Mwh, in rialzo del 4,8%.
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