Nei giorni scorsi anche i giganti della Silicon Valley americana sono scesi in campo per esprimere la loro condanna alla Russia di Putin, a seguito dell’attacco bellico contro l’Ucraina.
Stop ai pagamenti con carte di credito in Russia. Visa e Mastercard hanno deciso di sospendere le rispettive operazioni nel Paese governato da Vladimir Putin.
Una novità destinata a portare con sé ampie conseguenze, che era stata sollecitata tra l’altro dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Fine dunque di tutte le transazioni nei prossimi giorni per Visa e stop dei servizi per la rete di Mastercard.
La decisione si aggiunge alle dure sanzioni applicate contro la Russia a livello internazionale, a cui anche la Svizzera ha espresso la propria adesione.
Le contromosse del Cremlino
La reazione della Russia non si è fatta attendere. Le principali banche di quel Paese si stanno attivando per verificare la possibilità di emettere carte di credito con UnionPay, il sistema di pagamento cinese. Un network che opera pagamenti in 180 Paesi del mondo.
Mobilitazione generale
Nei giorni scorsi anche i giganti della Silicon Valley americana sono scesi in campo per esprimere la loro condanna alla Russia di Putin, a seguito dell’attacco bellico contro l’Ucraina.
Apple e Microsoft hanno annunciato di aver sospeso la vendita dei loro prodotti in Russia.
Stessa cosa per Paypal che ha sospeso i propri servizi di pagamento, mentre Amazon ha annunciato aiuti economici a favore della popolazione ucraina.
Meta (Facebook), Youtube, Google hanno sospeso i propri servizi in Russia.
Infine Samsung dalla Corea ha fatto sentire la propria voce con aiuti economici al popolo ucraino e con la sospensione della vendita dei propri prodotti in Russia.
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