Con 42 voti favorevoli, 9 contrari e un astenuto il legislativo ha approvato il Piano regolatore funzionale.
Il nuovo Quartiere Officine che sorgerà a Bellinzona diventa sempre più vicino. A darne notizia i quotidiani odierni che riportano come nella serata di ieri sia arrivata l’approvazione della variante del Piano regolatore funzionale del nuovo quartiere da parte del consiglio comunale. Luce verde accesa con 42 voti favorevoli, 9 contrari e un astenuto. I favorevoli: Plr, Sinistra, Centro e Lega. Mentre i contrari: Verdi, Mps e Udc.
«Un progetto determinante per la città», ha affermato il relatore del rapporto di maggioranza Tiziano Zanetti (Plr). Illustrando poi «Nel comparto avremo ben 30 mila metri quadrati di verde. Non proprio un orticello. E qualcuno dovrebbe esserne contento. Pure importante il numeri di posti di lavoro previsti qui e a Castione».
Il progetto infatti misura una città di oltre 100 mila metri quadrati con contenuti polifunzionali misti. Il quartiere si pone l’obiettivo di diventare un centro di riferimento per la formazione e lo sviluppo tecnologico, grazie alle sedi dello Swiss Innovation Park e del Tecnopolo Ticino. Il Quartiere punta anche a essere un luogo di aggregazione sociale e culturale, ma anche residenziale e commerciale. Si ipotizza potranno abitarvi tra le 500 e le 1000 persone, oltre a offrire tra i 1’000 e i 1’500 posti di lavoro.
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Valutazione non in linea con quanto deciso dal Consiglio federale
Sul fronte opposto, il relatore di minoranza Giuseppe Sergi (Verdi/Mps/Fa): «Progetti con impatti teritoriali così importanti vanno contro la tutela che il territorio in generale invece merita. In particolare sulla dimensione delle zone edificabili non ci siamo: le nuove disposizioni federali in materia di calcolo della contenibilità non sono state minimamente considerate». Nel suo intervento ha sostenuto la necessità di assicurare dei posti di lavoro di qualità e si è detto dubbioso sui contenuti del quartiere che «deve essere destinato a degli insediamenti di carattere formativo e produttivo e non di natura residenziale e commerciale», ha sottolineato.
Qualcuno vuole fare ricorso
Dopo il termine della procedura di pubblicazione, sarà necessaria l’approvazione da parte del governo, con possibilità di avanzare dei ricorsi. Idea che già ieri sera ha iniziato a circolare tra i contrari.
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