Ad annunciarlo è l’azienda britannico-svedese, secondo cui la Confederazione avrebbe prenotato 5mila dosi da utilizzare sui soggetti più deboli, là dove gli altri vaccini non sono sufficienti.
È stata la soluzione al Covid più contestata; il vaccino maggiormente messo sotto accusa, dei tre inizialmente offerti in fretta al mondo nella prima fase della pandemia, accusato di provocare embolie e morte. Due anni ormai però sono passati, studi più approfonditi condotti. E oggi una profilassi Covid-19 di Astrazeneca è stata approvata dall’autorità svizzera Swissmedic, annuncia l’azienda farmaceutica britannico-svedese.
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La prima volta di una profilassi farmacologica
Si tratta della prima profilassi di tipo farmacologico accolta nella Confederazione, dove i contagi sono al momento in calo progressivo, costituita da una combinazione di anticorpi tixagevimab e cilgavimab (AZD7442). Giudicata inadatta alla popolazione elvetica e respinta nel 2020, sarà invece ora riconosciuta sia dal governo federale, sia dall’assicurazione sanitaria e destinata a pazienti ad alto rischio che, date le loro condizioni di salute difficili, non sono finora riuscite né possono costruire una difesa immunitaria sufficiente attraverso i vaccini utilizzati in precedenza.
In tempo per la vaccinazione autunnale
La Confederazione avrebbe già firmato contratti con la filiale svizzera di AstraZeneca, ordinando, secondo quanto afferma l’azienda, un totale di 5.000 dosi. Non appena disponibile, il farmaco potrà essere subito utilizzato, in tempo per la nuova campagna di vaccinazione che dovrebbe essere dedicata proprio ai più deboli. L’approvazione, annuncia Astrazeneca, avrà per ora un tempo limitato.
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