Secondo Goldman Sachs gli extra rendimenti applicati dalle banche alle AT1 è fortemente influenzato dall’incertezza dei mercati. Ciò significa che il rischio, ora, è molto più elevato.
Il mercato delle obbligazioni Additional Tier 1 (AT1) è tornato a splendere. Stando a quanto scritto dalla Reuters, l’indice ICE BofA Global, che include questo tipo di investimento, alla chiusura dei mercati di ieri, ha registrato un rendimento del 14%. Insomma, a mesi dalla notizia shock data lo scorso marzo quando l’Autorità di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) aveva deciso di azzerare le obbligazioni di Credit Suisse per 17 miliardi di dollari, sembra essere tornato il sereno.
«Il mercato degli AT1 ha fatto molta strada e si è normalizzato», ha dichiarato alla Reuters Dillon Lancaster, fund manager di TwentyFour Asset Management, detentore di AT1 di Credit Suisse.
Una buona notizia per i regolatori europei e asiatici che a marzo avevano rassicurato che non si sarebbero mai comportati alla stregua della Finma. Tant’è che i rimborsi derivanti dalle AT1 da parte di grandi istituti di credito come BBVA, Barclays, UniCredit e Lloyds hanno contribuito a dissipare le preoccupazioni.
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Alti rendimenti, alto rischio
Ora le obbligazioni AT1 offrono ancora valore agli investitori, rispetto ad altri debiti bancari o alle obbligazioni spazzatura delle società. A partire dallo scorso giugno, infatti, le banche sono tornate a offrire AT1, complice anche i crescenti utili derivanti dall’aumento dei tassi di interesse. L’ultima a registrare una forte domanda sul mercato Usa, la banca francese BNP Paribas. Quello che è cambiato rispetto al “pre-Credit Suisse” sono un rischio più elevato e dei rendimenti più consistenti.
Per esempio, una AT1 in dollari da Ubs, un’AT1 rimborsabile nel 2027 viene scambiata a un rendimento dell’11%, a fronte del al 9% circa di qualche mese fa. Deutsche Bank offre AT1, in scadenza nel 2025, con un rendimento del 14%, 4 punti percentuali in più rispetto al 10% circa di inizio marzo.
Extra-rendimento, spinto dall’incertezza
Ma per la serie, non è tutto oro quel che luccica, Goldman Sachs, in una nota, ha spiegato che l’aumento dell’extra-rendimento di AT1 rispetto alle obbligazioni societarie europee spazzatura, riflette l’incertezza di cui il mercato è ostaggio. «La piena reversione del premio AT1 dipende dalla capacità dell’asset class di attrarre nuovi acquirenti, un processo che probabilmente richiederà del tempo», hanno scritto nell’analisi.
Previsioni al rialzo
Per l’intero anno, UniCredit ha recentemente alzato le previsioni di vendita del debito AT1 a 20 miliardi di euro nei mercati del dollaro USA, dell’euro, della sterlina e del franco svizzero, rispetto ai 15 miliardi di euro precedenti.
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