Sarà determinante l’esito dell’incontro della Banca Centrale fissato in agenda la prossima settimana ad Amsterdam. Sul tavolo ci sarà il possibile annuncio circa il taglio degli acquisti netti al 30 giugno.
"Troppo forte. Troppo ampia".
A scegliere queste parole per definire la portata dell’inflazione che sta pesando sull’economia europea, è Francois Villeroy de Galhau, governatore della banca di Francia e membro del Consiglio direttivo Bce.
Nel corso di una conferenza a Parigi, Villeroy ha rimarcato con una certa apprensione come l’inflazione abbia ormai superato la soglia del 2% fissata dalla Bce. Sorpasso avvenuto a maggio, quando l’aumento dei prezzi nel Vecchio Continente ha segnato +3,8% su base annua.
Per Villeroy, sarà determinante l’esito dell’incontro della Banca Centrale fissato in agenda la prossima settimana ad Amsterdam.
Sul tavolo ci sarà il possibile annuncio circa il taglio degli acquisti netti al 30 giugno, aprendo così il mercato al rialzo dei tassi, il primo in dieci anni. La soluzione prospettata da Villeroy alla situazione contingente è dunque netta: "Serve una normalizzazione della politica monetaria".
Soltanto la scorsa settimana, Christine Lagarde aveva esposto in termini insolitamente chiari il percorso previsto per l’aumento dei tassi di interesse, segnalando ritocchi a luglio e settembre.
Nei due anni a venire, dunque, è ragionevole ritenere che il contesto economico produrrò un rallentamento della crescita o addirittura una stagnazione economica.
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