Sono le persone di età superiore ai 65 anni quelle più vulnerabili all’aumento delle temperature.
Le condizioni meteorologiche estreme legate al riscaldamento globale stanno provocando un aumento significativo delle malattie e dei decessi legati al caldo, come dichiarato da un team internazionale di esperti sanitari. L’analisi, riportata da Reuters, prevede un aumento del 370% delle morti annuali causate dal caldo entro la metà del secolo, nel caso in cui la temperatura globale superi di 2 gradi Celsius i livelli preindustriali. Attualmente, con un aumento di circa 1,1°C (2°F), il 2022 ha registrato in media 86 giorni di temperature pericolose per la salute, secondo un rapporto della rivista medica Lancet.
I più a rischio
Il rapporto ha evidenziato che le persone di età superiore ai 65 anni sono particolarmente vulnerabili all’aumento delle temperature, con un aumento del 47% dei decessi in questa fascia di età negli ultimi dieci anni rispetto al periodo tra il 1991 e il 2000. Questi dati, raccolti da oltre 100 esperti provenienti da 52 istituti di ricerca e agenzie delle Nazioni Unite, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sottolineano le crescenti preoccupazioni per gli impatti sulla salute derivanti dal riscaldamento globale.
Si lavora di meno
Il direttore esecutivo del rapporto ha sottolineato che stiamo "pagando in vite umane" a causa dell’inazione globale sul cambiamento climatico. Il rapporto Lancet, l’ottavo nel suo genere a valutare gli impatti globali dei cambiamenti climatici sulla salute, ha anche rivelato che l’esposizione al calore ha causato la perdita di 490 miliardi di ore lavorative nel 2022, un aumento del 42% rispetto al periodo tra il 1991 e il 2000. Oltre a ciò, ondate di calore più frequenti potrebbero portare a un aumento dell’insicurezza alimentare per 525 milioni di persone entro la metà del secolo.
Caldo e salute
La prossima conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, COP28, prevista alla fine del mese a Dubai, dedicherà per la prima volta una parte significativa agli impatti sulla salute. Circa 46 milioni di operatori sanitari hanno chiesto alla presidenza della COP28 di sostenere la graduale eliminazione dei combustibili fossili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter