La Bns mette mano ai tassi d’interesse, una mossa che ha colto alla sprovvista economisti e investitori. Ecco cosa pensa il capo dipartimento federale dell’economia Guy Parmelin.
Ora che la Banca nazionale svizzera (Bns) ha deciso, in anticipo rispetto alle aspettative degli esperti, il rischio di un ulteriore aumento dell’inflazione torna a dominare tra i temi economici. Nonostante in Svizzera, risulti al momento ancora contenuta.
A riguardo il capo dipartimento federale dell’economia Guy Parmelin ha espresso comprensione per l’aumento del tasso guida da parte dalla Banca nazionale svizzera (Bns) nella giornata di ieri. Se la decisione fosse arrivata in ritardo, la posta in gioco sarebbe stata la perdita del controllo sull’inflazione.
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All’indomani del rialzo dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve è arrivata la decisione della Bns, «un segnale forte» per Parmelin, nonché «un’attenta analisi della situazione», ha commentato alla stampa. Ora non rimane altro che monitorare attentamente l’evoluzione della situazione: eventuali conseguenze e correzioni da fare.
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