Crollo delle azioni di Credit Suisse. Il titolo scivola sotto i 4 franchi

Ennesima giornata nera per Credi Suisse sulla piazza di Zurigo. Già dai primi scambi di questa mattina, il titolo era quota CHF 4.06 per azione, scivolando poi alle 10.19 a CHF 4.04 e iniziando di fatto un saliscendi che lo porta dapprima a tentare la risalita, per poi attestarsi alle 11.09 a 3.994 franchi, in perdita dello 1,28% rispetto alla precedente chiusura.
Solo nell’ultimo mese, il titolo di Credit Suisse ha perso quasi il 21% del suo valore, il 46,44% negli ultimi 6 mesi e quasi il 60% rispetto a un anno fa.

Perché le azioni di Credit Suisse perdono valore?

Le ragioni del crollo sono da ricondurre alla revisione strategica messa in atto da Credit Suisse. Nonostante la nota diffusa ieri, per tentare di rassicurare clienti e dipendenti, la situazione in cui versa l’istituto bancario sono preoccupanti. Le voci dei tagli del personale e una prospettiva allo scorporamento in tre delle attività bancarie non lasciano dormire sonni tranquilli. La revisione strategica, che a detta dei dirigenti sta portando Credit Suisse verso la strada giusta, comporta vendite di asset e potenziali disinvestimenti. I dettagli saranno spiegati in concomitanza della presentazione dei risultati del terzo trimestre il prossimo 27 ottobre.

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Uscita di scena dal mercato Usa?

L’agenzia di stampa Reuters, lo scorso 23 settembre, aveva dato la notizia che Credit Suisse, alle prese con la revisione strategica, stesse cercando di coinvolgere dei potenziali investitori. Era trapelato, inoltre, che la banca stesse considerando l’abbandono della gran parte del mercato statunitense. Voci poi smentite dalla stessa Credit Suisse.
A luglio aveva dichiarato che stava prendendo in considerazione delle misure per rafforzare il suo franchise di punta di gestione patrimoniale, ridimensionare gli investimenti e valutare delle opzioni strategiche, riducendo costi di base a meno di 15,5 miliardi di franchi svizzeri.