Colpo di scena: la Banca centrale europea alza i tassi dello 0,50%

La spinta dell’inflazione non ha lasciato molto margine di decisione alla Banca centrale europea (Bce) che nella riunione di oggi ha messo mano alla politica monetaria, inasprendola e alzando i tassi di interesse di 50 punti base e il tasso sui prestiti marginali a 0,75%.
Un rialzo storico, il primo dal 2011 che ha spiazzato economisti e investitori, nonostante un possibile rialzo con questa entità era stato considerato.
Nella conferenza stampa la presidente della Bce Christine Lagarde ha posato l’attenzione sull’inflazione di giugno, schizzata in su dell’8,6% su base annua nell’Eurozona. Dall’altro lato, i prezzi energetici non accennano a smorzarsi e la Russia, nonostante la riattivazione a flussi ridotti del gasdotto Nord Stream 1, potrebbe giocare brutti scherzi e interrompere le forniture nuovamente. Portando l’Europa verso una crisi energetica mai vista prima. In questa situazione caotica, si aggiunge la crisi politica in corso in Italia: le dimissioni di Draghi hanno scosso i mercati e rendimenti obbligazionari del Paese.

“Oggi – si legge nel comunicato ufficiale – in linea con il forte impegno ad assolvere il suo mandato di preservare la stabilità dei prezzi, il Consiglio direttivo ha adottato ulteriori misure fondamentali per assicurare un ritorno dell’inflazione verso il suo obiettivo del 2% a medio termine. Esso ha deciso di innalzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE e ha approvato lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria (Transmission Protection Instrument, TPI).

Strumento di protezione

Avanti dunque con il tetto anti-spread, “attivabile per contrastare ingiustificate, disordinate dinamiche di mercato che mettono seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutta l’area dell’euro. La portata degli acquisti del TPI dipenderà dalla gravità dei rischi per la trasmissione della politica monetaria. Gli acquisti non sono soggetti a restrizioni ex ante.”

Reazione positiva dei mercati

Le piazze economiche europee migliorano tutte. Milano rientra dimezzando la flessione allo 0,74%, Francoforte a -0,35% e Londra a -0,1%. In positivo Parigi allo 0,37% e Madrid allo 0,78%.