Le manovre economiche del governo britannico hanno contribuito a far crollare la sterlina. Ora la Banca d’Inghilterra è chiamata a intervenire.
La decisione del governo britannico, di attuare i maggiori tagli fiscali degli ultimi 50 anni, ha fatto tremare i mercati finanziari. L’iniziativa ha lo scopo di abbassare le tasse e far investire di più i cittadini benestanti nell’economia nazionale, ma queste manovre potrebbero finire per contrastare la strategia della stretta monetaria della Banca d’Inghilterra.
Il governo abbassa le tasse
Come riporta la CNN, da quando il nuovo cancelliere dello Scacchiere Kwasi Kwarteng ha annunciato ufficialmente i nuovi piani economici lo scorso venerdì, la sterlina britannica è crollata del 5% rispetto al dollaro USA, portando le sue perdite totali quest’anno a un incredibile 21%. Per fare un confronto, l’euro è sceso di circa il 15% rispetto al dollaro nello stesso periodo.
Le turbolenze non finiscono qui. Gli investitori si sono precipitati a scaricare i titoli di Stato del Regno Unito, preoccupati per i 72 miliardi di sterline di prestiti in scadenza ad aprile.
La Banca d’Inghilterra ha dichiarato di «monitorare molto attentamente gli sviluppi dei mercati finanziari», mentre il Tesoro britannico ha affermato che i piani per garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche saranno resi noti nel corso dell’anno.
Questo potrebbe non bastare per porre fine al caos, dato che le conseguenze di queste manovre non si limiteranno ai mercati. La sterlina in calo è una notizia terribile per un’economia già alle prese con la recessione, poiché questo rende più costosa l’importazione di beni essenziali come cibo e carburante. Secondo alcuni esperti, questo scenario potrebbe alimentare un’inflazione decennale che provocherà una crisi della qualità della vita per milioni di famiglie. Il tutto si aggiunge alla recente decisione della banca centrale inglese di aumentare i tassi di interesse.
La sterlina crolla ai minimi storici
La valuta è caduta in basso dopo che il governo britannico ha presentato venerdì un piano per finanziare nuovi tagli alle tasse aumentando i prestiti. Questo ha amplificato i timori degli investitori sulla sostenibilità finanziaria del Paese. Di conseguenza, la Banca d’Inghilterra subirà pressioni per aumentare ulteriormente e più rapidamente i tassi di interesse. Ciò farebbe crescere il costo dei prestiti per le imprese e i privati, lasciando meno soldi alle aziende per investire e ai consumatori per spendere.
Lunedì la sterlina ha toccato un minimo storico rispetto al dollaro, scendendo vicino a 1,03 dollari prima di recuperare fino a quasi 1,07 dollari. Quando una valuta perde valore, può essere utile per i produttori locali, rendendo le loro esportazioni più economiche. Una grande preoccupazione è rappresentata dall’altra parte dal costo delle importazioni. Il prezzo dell’energia è una preoccupazione particolare, soprattutto con l’arrivo del freddo. Poiché le materie prime sono solitamente pagate in dollari, una ripresa della valuta americana e un calo della sterlina comporteranno un aumento dei prezzi per gli importatori britannici. Inoltre, mentre i Paesi europei si sono affrettati a fare scorte di gas naturale per cercare di ridurre la loro dipendenza dalla Russia, il Regno Unito non dispone di una capacità di stoccaggio simile, il che lo rende ancora più esposto ai prezzi di mercato in crescita.
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Le mosse della Banca d’Inghilterra
Gli investitori prevedono di conseguenza che la Banca d’Inghilterra dovrà aumentare i tassi di interesse in modo molto più aggressivo per tenere sotto controllo l’inflazione. Ad oggi si prevede un aumento di circa il 6% entro la prossima primavera. Dato che la banca centrale ha iniziato a far salire i tassi solo a dicembre, quando questi erano allo 0,1%, il rapido cambio di rotta potrebbe innescare una forte scossa economica.
Durante il fine settimana, Kwarteng ha annunciato che i prossimi piani economici per il Paese saranno annunciati il 23 novembre. Il cancelliere dello Scacchiere ha parlato di ulteriori tagli fiscali in arrivo, affermando che le misure di venerdì sono solo l’inizio dei tentativi del governo di promuovere la crescita. Questo atteggiamento spensierato e rischioso ha generato più di qualche critica tra analisti ed esperti, con i mercati che si aspettano che la Banca d’Inghilterra intervenga per fermare l’emorragia.
Mentre il governo Truss vuole stimolare la domanda per evitare la recessione di quest’inverno, la Banca d’Inghilterra sta cercando di raffreddare l’economia in modo da contenere l’aumento dei prezzi troppo rapido. Questa tensione potrebbe ridurre la fiducia tra governo e banca centrale nel percorso futuro.
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