A partire dal 3 luglio 2021 la plastica monouso è stata bandita in tutta Europa. La Svizzera non aderisce all’iniziativa e intanto Greenpeace cerca di sensibilizzare la popolazione.
La plastica monouso è stata bandita in tutta Europa, a partire dal 3 luglio 2021, dopo la decisione presa dal Parlamento europeo. Adesso gli stati membri devono mettere in campo tutte le misure necessarie per attuare le disposizioni e procedere con il ritiro degli articoli vietati dalla nuova norma.
Per il momento i negozi sono autorizzati a vendere comunque i prodotti fino a esaurimento scorte e poi le plastiche monouso saranno vietate per sempre. Sono previste, ovviamente, sanzioni per chi trasgredisce alle regole.
Bisogna ammettere che senza dubbio è un grande passo avanti delle istituzioni nei confronti dell’impatto ambientale, ma questo deve essere accompagnato da un corretto utilizzo degli oggetti anche da parte dei cittadini. È facile ritrovarsi in una situazione simili a quella che viviamo oggi con la plastica anche con il vetro o l’alluminio se non si riutilizzano gli oggetti, ma si vivono sempre in formato monouso.
Perché l’Unione Europea bandisce la plastica monouso
È evidente che la plastica è uno dei problemi più grandi per l’inquinamento dell’ambiente e la salute dell’uomo. Del resto la plastica è davvero ovunque: nei vestiti, nell’arredamento, nel cibo e nell’acqua.
Il problema delle microplastiche è qualcosa che non possiamo più ignorare o sottovalutare. Diversi studi hanno individuato tracce di microplastiche nel cibo che proviene dal mare, ma anche nel corpo umano. A lungo andare la plastica è dannosa per la salute e, nell’immediato, è già dannosa per l’ambiente.
Nell’ultimo rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente si stima che ogni chilometro quadrato di oceano contenga in media più di 63 mila particelle di microplastica. Nel Sudest asiatico il livello risulta 27 volte maggiore rispetto ad altre zone del mondo. Anche il Mediterraneo è uno dei mari più inquinati, dove si concentrano il 7% delle microplastiche a livello globale.
Dal 2018 l’Europa sta investendo nella riduzione dei rifiuti e dell’impatto ambientale dell’uomo, il Green Deal europeo prevede infatti lo sviluppo di un’economia moderna, efficace e sostenibile che non ha bisogno di plastica. Per questo dal 3 luglio saranno vietati tutti gli oggetti di plastica monouso e chi continuerà a utilizzarli potrà ricevere una multa fino a 10 mila euro.
La Svizzera non si aggrega
Sembra incomprensibile se pensiamo a tutti gli oggetti di plastica monouso che purtroppo si utilizzano spesso nella vita quotidiana, ma la Svizzera ha deciso di non aggregarsi al nuovo divieto messo in campo dall’UE.
Intanto Greenpeace ha lanciato una nuova iniziativa per sensibilizzare la popolazione: piatto e posate colorate in versione gigante calati da un ponte della città di Berna. Per tutta la settimana, fino a domenica prossima, molti consumatori e ristoranti take away promuoveranno l’utilizzo di prodotti riutilizzabili piuttosto che monouso.
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