Meta, Amazon, Aplphabet e Apple: tutte alle prese con la recessione.
Le Big Tech americane non vanno bene. E la cosa preoccupa enormemente i mercati.
Mentre l’economia mondiale è alle prese con una pesante fase di regressione, le mega tech statunitensi affrontano perdite in borsa molto rilevante.
Meta la più colpita
A farne le spese è soprattutto Meta che nel terzo trimestre ha visto dimezzarsi i propri utili. Il Metaverso non convince, tanto che in tre quarti dell’anno non è riuscito a raggiungere gli obiettivi prefissati, pesando sulle casse della società per oltre 9 miliardi di dollari.
Risultato? Wall Street ha decretato una perdita delle azioni pari al 24,56%, mandando in fumo l’equivalente di più di 80 miliardi di dollari di capitalizzazione.
Se a inizio anno inizio anno il valore di mercato di Facebook era di circa 1.000 miliardi, oggi si ragione su un ridimensionamento di oltre il 65%, con un residuo di 260 miliardi.
E Amazon?
Piani da rivedere anche per Amazon, che sconta il ritorno dei consumatori nei negozi fisici, dopo l’abbuffata nell’online durante il periodo Covid. Un dato su tutti: nei primi nove mesi dell’anno, l’azienda di Jeff Bezos ha lasciato sul terreno perdite per tre miliardi di dollari.
Chiudiamo con Google e Apple
E veniamo ad Alphabet, la holding a cui fanno capo Google e controllate. Per il gruppo si parla di ricavi scesi del 6%, a causa del rafforzamento dei concorrenti - TikTok in testa - e della flessione generale nelle inserzioni. Le azioni hanno ridotto il loro valore di circa il 40% da inizio anno.
Meglio invece è andata a Apple i cui conti sembrano aver retto meglio l’impatto con la crisi. Grazie ai Mac, le cui vendite hanno rimpinguato le casse rimaste a secco dalla vendita di iPhone, al di sotto delle attese.
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