A riferirlo Chocosuisse, secondo cui l’attività di esportazione si è dimostrata ancora una volta il pilastro dei produttori svizzeri di cioccolato.
Mentre gli svizzeri sembrano mangiare meno cioccolato, i tedeschi ne vanno ghiotti, soprattutto se "Made in Switzerland". A dirlo sono i dati diffusi questa mattina da Chocosuisse, l’associazione dei produttori svizzeri di cioccolato, secondo cui nel 2022 è stato prodotto e venduto più cioccolato, ma il merito è delle esportazioni. Sul mercato interno, infatti, la quantità venduta è diminuita. Secondo Chocosuisse, dunque, il commercio interno svizzero nel 2022 non si è ancora completamente ripreso dal minimo della pandemia.
«La pressione dei prodotti più economici fabbricati all’estero è ancora elevata e la fedeltà dei consumatori svizzeri ai prodotti locali è limitata», ha affermato Daniel Bloch, vicepresidente di Chocosuisse.
Tra i diversi problemi avuti nel 2022, i produttori di cioccolato hanno dovuto lottare con il prezzo dello zucchero svizzero, quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente. L’aumento delle materie prime mette a rischio la produzione interna del cioccolato made in Switzerland.
In Svizzera si mangia meno cioccolato
Il volume di cioccolato svizzero venduto sul mercato interno è diminuito del 4,0% nel 2022 rispetto all’anno precedente, mentre le vendite sono aumentate del 4,0%. La quantità di cioccolato svizzero venduta sul mercato interno (-4,7%) e il fatturato generato con esso (-4,9%) sono stati ancora inferiori nel 2022 rispetto al 2019 Dopo la massiccio aumento delle importazioni di cioccolato di oltre il 10% nell’anno precedente, le importazioni nel 2022 sono diminuite solo leggermente (-1,5%).
Molto richiesto fuori dai confini
Nel 2022 è stato esportato il 73,1% del cioccolato svizzero. Il volume delle esportazioni è aumentato dell’8,3% e il fatturato delle esportazioni dell’8,4%. «L’aumento dei costi non è stato compensato dall’andamento delle vendite nel mercato dell’export. Il prezzo dello zucchero svizzero è quasi raddoppiato nel 2022 - afferma Beat Vonlanthen, presidente di Chocosuisse -. Lo si vede ancora più chiaramente di prima: la protezione alla frontiera e al prezzo dello zucchero fissata dal Parlamento è superflua».
La crescita sostiene le esportazioni e le sfide normative
Complessivamente, il volume di cioccolato svizzero venduto in patria e all’estero nel 2022 è aumentato del 4,7% rispetto all’anno precedente grazie alle esportazioni e il fatturato generato è aumentato del 6,4%. L’attività di esportazione si è dimostrata ancora una volta il pilastro dei produttori svizzeri di cioccolato. Tuttavia, la pressione competitiva internazionale è elevata. «I produttori svizzeri di cioccolato dipendono ancora di più dall’accesso non discriminatorio ai mercati di acquisto e vendita e dalla compensazione per gli svantaggi nella protezione delle frontiere», afferma Urs Furrer, direttore di Chocosuisse.
Dove comprano più cioccolato svizzero?
Stando ai dati diffusi da Chocosuisse capofila tra gli importatori dei prodotti svizzeri c’è la Germania che nel 2022 ha acquistato quasi 30 mila tonnellate di cioccolato, seguita da Canada (13’719 t), Francia (12’982 t), Gran Bretagna (9’945 t) e Stati Uniti (9’195t).
L’associazione di categoria riunisce i produttori industriali di cioccolato con un totale di 16 stabilimenti in Svizzera e 4’508 impiegati. Secondo l’associazione lavorano circa il 7% del latte commerciale prodotto in Svizzera e circa il 30% dello zucchero prodotto su suolo nazionale.
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