Durante una riunione a New York, presieduta dal ministro degli esteri britannico, i rappresentati elvetici hanno sostenuto gli sforzi messi in campo da Onu e Turchia per la proroga dell’intesa sul Mar Nero.
Lunedì il Cremlino ha fato sapere di aver sospeso l’accordo sull’esportazione di grano ucraino attraverso il Mar Nero. Notizia accolta dalla Svizzera con rammarico. Berna spera, infatti, che ci sia un rinnovo nel prossimo futuro per garantire la sicurezza alimentare globale, secondo quanto dichiarato nella giornata odierna dal dipartimento degli affari esteri (DFAE).
L’accordo in questione era entrato in vigore l’estate dell’anno scorso e ha consentito all’Ucraina di esportare oltre 30 milioni di tonnellate di grano ai diversi Paesi via mare, nonostante la guerra in corso.
Garantire l’approvvigionamento mondiale
Lunedì a NewYork, i rappresentati della Svizzera hanno chiesto in una riunione per garantire la sicurezza alimentare globale, in modo particolare per quanto riguarda l’estensione dell’intesa del Mar Nero. All’incontro, presieduto dal ministro degli esteri britannico James Cleverly, era presente l’omologo ucraino, Dmytro Kuleba, La Confederazione ha ribadito di sostenere gli sforzi del Segretario generale dell’Onu e della Turchia per raggiungere un accordo tra le parti e per allargare l’iniziativa. Oltre a rinnovare il proprio sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina. Ha poi ricordato l’obbligo a tutte le parti di rispettare il diritto internazionale umanitario.
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