La blockchain capiamo di cosa si tratta, quali sono i meccanismi che la regolano e dove si applica oggi e nel prossimo futuro.
Letteralmente significa una “catena di blocchi”. Questa è, semplificando molto il concetto, la blockchain, ma non si tratta solo di questo, non sarebbe sufficiente a comprendere come funziona questa tecnologia.
Innanzitutto, prima di proseguire, è utile conoscere alcuni termini basilari, come:
- De.Fi è la finanza decentralizzata, cioè indipendente da qualsiasi organo di controllo come possono essere le banche
- Bitcoin la prima criptovaluta creata da Satoshi Nakamoto (pseudonimo)
- Ethereum piattaforma De.Fi per la creazione si smart contract
- Criptovalute sono “monete” virtuali ad alta volatilità, impiegate per comprare e vendere beni o servizi, per finanziare progetti connessi al web 3.0
- Stablecoin sono criptovalute collegate all’andamento delle valute tradizionali come dollaro americano ed euro oppure a materie prime tra le quali l’oro
- Smart Contract contratti intelligenti immodificabili, imparziali
- Token ha due connotazioni la prima è quella di criptovaluta, escludendo bitcoin ed ethereum, l’altra indica dei cripto asset scambiati e utilizzati per diverse finalità
- NFT Non Fungible Token “oggetto” virtuale scambiabile, con un determinato valore. Gli NFT possono essere opere digitali, foto e un NFT, conferisce al suo possessore, diritti di unicità e proprietà.
Avendo ora le prime basi, proseguiamo e capiamo in cosa consiste la blockchain.
Cos’è la blockchain in parole semplici
La blockchain è caratterizzata da alcuni principi di base che schematizziamo di seguito:
Questa tecnologia va idealizzata come un insieme di blocchi, ognuno dei quali contiene un gruppo di informazioni specifiche e uniche.
Tra loro i gruppi di dati sono collegati tramite un codice crittografato che genera una catena sequenziale.
La sequenza generata è unica e irripetibile. Inoltre, una volta che un blocco viene calcolato e chiuso, con all’interno tutte le informazioni necessarie, non potrà essere aperto successivamente per nessun motivo e ciò fornisce garanzie di sicurezza.
Ogni volta che viene effettuata l’operazione di aggiunta di un nuovo blocco, la transazione entra a far parte del registro della blockchain, una sorta di libro mastro chiamato in gergo, Distributed Ledger.
Questo registro conserverà così tutte le operazioni in ordine cronologico e visibili pubblicamente a chiunque. Inoltre i blocchi, con le proprie informazioni, sono distribuiti su dei nodi di computer, che costituiscono un rete peer-to-peer, e sono replicate svariate volte. Quindi non ci saranno detentori di informazioni privilegiati rispetto ad altri.
La parità di distribuzione delle informazioni e dell’assenza di un organo di controllo centralizzato, che prenderebbe decisioni sulla base dei propri interessi economici, è la garanzia appunto della decentralizzazione.
Come funziona il sistema della blockchain
Il funzionamento della blockchain consiste nel registrare e conservare le transazioni generate quando vengono scambiati degli asset concreti, prodotti/servizi oppure intangibili, ad esempio criptovalute, fotografie, artefatti digitali. All’ interno di ogni blocco della catena avviene la registrazione delle informazioni: il quando, chi, cosa, dove ed anche qualsiasi altro dato utile ad identificare la transazione in modo univoco.
Il singolo blocco è connesso al suo predecessore e al successivo tramite crittografia matematica che ne impedisce l’alterazione e quindi blocca ogni tentativo di frode.
La blockchain inizialmente nata per sviluppare la criptovaluta bitcoin, nel tempo grazie all’ evoluzione e il miglioramento delle sue proprietà viene utilizzata per molteplici applicazioni.
Perché la blockchain è sicura
La sicurezza della blockchain deriva dal fatto di essere una tecnologia distribuita, su una rete peer-to-peer, dove ogni partecipante confida sul ricevimento di informazioni accurate, precise e immutabili.
I blocchi e il loro contenuto di dati sarà condiviso solo con i partecipanti alla rete e con nessun altro utilizzatore esterno, ciò garantisce fiducia e mette ogni partecipante nelle condizioni di prendere decisioni più accurate.
In questo contesto di maggior sicurezza, aumenta anche la fiducia e queste sono le basi fondamentali nei rapporti commerciali e nei contratti, in particolare la blockchain basata sulla tecnologia Ethereum, permette di creare dei contratti intelligenti o smart contract.
Questi contratti contengono ogni tipo di informazione utile al perfezionamento dell’accordo tra le parti, in modo certo e inalterabile.
Quante blockchain esistono
Le modalità di utilizzo della blockchain variano in base alle necessità della rete che viene costituita e del tipo di progetto che ne sfrutterà le potenzialità. Le transazioni nella blockchain non hanno dei costi diretti, i costi che incidono principalmente sono quelli delle infrastrutture utilizzate per mantenere la catena di blocchi attiva.
Esistono differenti tipologie di blockchain a seconda di come viene organizzata e strutturata la rete dei partecipanti.
Reti blockchain pubbliche
Le reti pubbliche come quella di Bitcoin o Ethereum, sono aperte a tutti e non necessitano di permessi di partecipazione, sono dette blockchain permissionless.
In questo tipo di rete, chiunque partecipa alla validazione delle transazioni diventa un nodo.
Le reti di blockchain pubbliche hanno come risvolto la necessità di maggior potenza di calcolo, che consuma quindi elevate quantità di energia, una minore o nessuna privacy e una ridotta sicurezza nelle transazioni.
Queste caratteristiche le rendono poco adatte ad utilizzi aziendali.
Reti blockchain private
La decentralizzazione rimane la caratteristica principale, anche per le reti blockchain private, che prendono il nome di blockchain permissioned.
La peculiarità è la presenza di un’ organizzazione che decide chi ammettere a partecipare, attraverso un protocollo di consenso e che mantiene il Distributed Ledger condiviso.
Reti blockchain con autorizzazioni
Nelle reti blockchain con autorizzazioni, pensate per attività di business, i partecipanti autorizzati a prendervi parte, in seguito ad un invito o permesso, ottengono diritti individuali di validazione a determinate transazioni.
Questo tipologia di rete blockchain con autorizzazioni può essere pubblica o privata.
Cosa si può fare con la blockchain, le applicazioni
La prima applicazione che viene associata alla blockchain è nelle criptovalute per le quali la blockchain era inizialmente nata. Le criptovalute chiamate anche altcoin vengono utilizzate per finanziare le piattaforme digitali. Sul territorio svizzero per cogliere le opportunità offerte dalle criptovalute, nel 2017, a Zugo, è stata fondata la Crypto valley.
La blockchain per come si è evoluta fino a oggi, trova molteplici applicazioni oltre alla finanza decentralizzata.
In tutti quei settori che utilizzano grandi moli di dati e necessitano di informazioni puntuali, affidabili e certificate, traggono numerosi benefici dalla blockchain.
L’agroalimentare può sfruttare questa tecnologia per la certificazione dell’origine delle materie prime, nella logistica ad esempio un contratto di spedizione può arrivare a includere le informazioni sulle condizioni meteo previste lungo il tragitto.
Altre applicazioni si trovano nei settori delle opere d’arte digitali o per i brani musicali, grazie alla blockchain sono resi unici e originali, così da impedirne la loro contraffazione.
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