Il vicepresidente Schlegel si è detto preoccupato dagli incrementi dei prezzi in nuovi settori. La decisione dovrebbe arrivare entro la fine del mese.
Aveva in un certo senso ragione Economiesuisse, che di primo mattino, in un comunicato dove riasciava le sue cupe previsioni per l’economia elvetica dei prossimi mesi, ipotizzava un imminente intervento della Banca nazionale Svizzera. A stretto giro di posta, per caso o per scelta, è giunta conferma. Attraverso i suoi vertici, la Bns si è dichiarata infatti pronta a inasprire la politica monetaria per combattere le pressioni inflazionistiche.
Prezzi in crescita: e l’energia non c’entra
«Abbiamo segnali crescenti di come l’inflazione si sta riversando su altri beni e servizi che non sono legati alla carenza di energia e di approvvigionamento», ha dichiarato il vicepresidente Martin Schlegel, citato da Reuters, in occasione di un evento ospitato dall’Associazione di gestione patrimoniale svizzera a Berna.
Obiettivo: inflazione al di sotto del 2%
La Banca nazionale sarebbe pronta a intervenire sui mercati dei cambi, al fine di garantire la stabilità dei prezzi e un’inflazione compresa tra lo 0 e il 2 per cento. La decisione verrà presa e comunicata entro la fine di giugno.
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