Soltanto nei primi nove mesi dell’anno la cassa della BNS sconta una perdita di 140 miliardi.
Niente franchi per i Cantoni. I conti in rosso non consentono alla Banca nazionale svizzera di distribuire quest’anno denaro ai Cantoni e alla Confederazione. Soltanto nei primi nove mesi dell’anno la cassa della BNS sconta una perdita di 140 miliardi di franchi e a ben guardare, gli ultimi tre mesi del 2022 non lasciano ben sperare per un recupero.
Il miracolo che non arriverà
La valutazione definitiva arriverà soltanto una volta pubblicati i risultati definitivi dell’anno che si avvia alla conclusione. Le parole di Thomas Jordan, presidente della Banca nazionale svizzera, nel corso di un intervento sulla rete SRF, ha dichiarato che per riuscire ad ottenere un risultato positivo sarebbe necessario un miracolo.
Scartata quindi l’ipotesi che la BNS possa distribuire franchi con i conti in rosso, come invece era accaduto nel 2010, quando Confederazione e Cantoni avevano messo a preventivo i soldi della Banca Centrale.
Previsioni 2023
Come aveva spiegato alcuni giorni fa Felicitas Kemeny, capo settore alla Segreteria di Stato dell’economia, nel 2023 l’economia svizzera dovrebbe svilupparsi debolmente, ma senza cadere in una fase di recessione. Gli scenari parlano di un anno piatto con il prodotto interno lordo (Pil) che dovrebbe attestarsi allo 0,7%, il tasso di inflazione ancora al di sopra della soglia decisa dalla Bns al 2,2% e un tasso di disoccupazione in lievemente in crescita al 2,3%.
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