L’apprezzamento dello yen non piace agli investitori nipponici. La moneta nazionale forte potrebbe infatti rappresentare un problema per un mercato che si basa soprattutto sull’export. Da capire come si comporterà la banca centrale.
Le analisi pre mercato indicano che l’andamento per la piazza finanziaria svizzera, nell’ultimo giorno della settimana, sarà più lento rispetto al giorno precedente. Su base settimanale l’indice principale SMI dovrebbe chiudere in rialzo la seconda settimana del nuovo anno. Giovedì l’inidce dei prezzi al consumo Usa hanno confermato l’aspettativa di un rallentamento dell’inflazione, lasciando ben sperare gli investitori in una politica monetaria da parte degli istituti centrali meno severa. In Europa oggi l’attenzione è rivolta ai dati sulla produzione industriale, in Francia e Spagna sono attesi i dati sull’inflazione e in Italia i dati sulla produzione industriale. Nel Regno Unito saranno annunciati i dati sulla bilancia commerciale e sulla produzione industriale.
Borsa Svizzera
A Zurigo, alle 9.09, lo SMI era a quota 11.321,50 punti, in rialzo dello 0,30%. Lo SPI è in risalita dello 0,26% a 14’516.31 punti.
Borse europee
All’indomani del rally di ieri, stamane l’avvio degli scambi è all’insegna della prudenza. Poco dopo le 9, il FTSE MIB è allo 0,03%, il DAX allo 0,02%, il CAC 40 dello 0,16%. A Londra, il FTSE 100 sta guadagnando lo 0,41%.
Wall Street
Dopo la diffusione dei dati sull’inflazione del mese di dicembre scesa al 6,5%, Wall Street ha concluso gli scambi in rialzo. Il Dow Jones ha recuperato lo 0,64%, l’S&P500 lo 0,34%, il Nasdaq lo 0,64%.
Borse asiatiche
A causa del continuo apprezzamento dello yen, a Tokyo l’indice Nikkei ha concluso gli scambi in ribasso dell’1,25% a quota 26.119,52 punti.
In Cina: a Shanghai, l’indice China A50 conclude in rialzo dell’1,57%, lo Shenzhen dello 0,68%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng ha ripreso sul terreno l’1,19%. Chiusura in positivo per l’australiano S&P/ASX 200 che ha chiuso la sessione in recupero dello 0,66%.
Gas e petrolio
Poco mosso il prezzo del greggio, con i futures Brent in consegna a marzo che si assestano a 84,05 dollari al barile (+0,02%), mentre i futures WTI di febbraio sono a quota 84,09 dollari al barile (+0,28%).
Cresce il prezzo del gas, con i futures in consegna a febbraio scambiati a 68,50 euro/megawattora (+2,5%).
Mercato valutario
Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9283 franchi, EUR/USD a 1,0847 dollari, USD/RUB a 67,3314 rubli. EUR/CHF a 1,0066 franchi, CHF/JPY a 138,20 yen, CHF/RUB 72,51 rubli.
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