Il mantenimento di una politica accomodante della BOJ ha causato forti rialzi dell’indice Nikkei. Le piazze europee appaiono rinfrancate da un possibile rallentamento sulla corsa dei tassi da parte della BCE.
Borsa Svizzera
La piazza di Zurigo comincia la giornata in modo incerto in questa seduta.
Alle 9,05, lo SMI era a quota 11.415,00 punti, per una variazione al rialzo dello 0,11%. Lo SPI si colloca invece momentaneamente in parità, a quota -0,08%, a 14.627,99 punti.
Borse europee
Le piazze del Vecchio Continente si collocano tutte invece in leggero rialzo. Incutono coraggio negli investitori i dati positivi riguardanti il rallentamento dell’inflazione nel Regno Unito, oltre che dal vociferato abbandono di una politica monetaria aggressiva della BCE.
Il FTSE MIB è per ora in guadagno dello 0,38%, il DAX è in crescita dello 0,10%, mentre il CAC 40 si colloca a +0,30%. A Londra, il FTSE 100 si trova in perdita dello 0,16%.
Wall Street
Chiusure altalenanti quelle registrate oltreoceano ieri.
Gli investitori appaiono titubanti in attesa dei dati sui prezzi alla produzione e della vendita al dettaglio in USA.
Nel frattempo, il Dow Jones ha concluso gli scambi con una variazione negativa dell’1,14%. Chiusura in perdita più contenuta invece per l’S&P500 che termina la seduta a -0,20%. Infine, il Nasdaq chiude in rialzo dello 0,14%.
Borse asiatiche
Regna l’incertezza anche nelle chiusure in arrivo da Oriente.
In Giappone, il dietrofront della Bank of Japan, che ha deciso di mantenere una politica monetaria accomodante, indebolisce lo yen e fa volare la borsa nazionale. A Tokyo l’indice Nikkei, conclude gli scambi in forte guadagno del 2,50%, a quota 26.791,12 punti.
Risultano invece in contrasto le chiusure dei principali indici cinesi: a Shanghai, l’indice China A50 conclude in perdita dello 0,29%, mentre lo Shenzhen ha chiuso in parità a +0,09%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng è in positivo dello 0,44%. In Australia, lo S&P/ASX 200 conclude gli scambi a quota +0,10%.
Gas e petrolio
In aumento il prezzo del greggio, con i futures Brent in consegna a marzo che si assestano a 86,63 dollari al barile (+1,06%), mentre i futures WTI sono a quota 81,46 dollari al barile (+1,26%).
Nuovo calo invece per il prezzo del gas, con i futures in consegna a febbraio che sono scambiati a 57,750 euro/megawattora (-3,85%).
Mercato valutario
Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9157 franchi, EUR/USD a 1,0848 dollari, USD/RUB a 68,8054 rubli. EUR/CHF a 0,9933 franchi, CHF/JPY a 141,71 yen, CHF/RUB 75,13 rubli.
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