Nella settimana del rialzo dei tassi di BCE e Fed, oltre che delle trimestrali big tech, i listini europei e americani chiudono in flessione la prima seduta settimanale.
Borsa Svizzera
Nella chiusura di oggi la piazza di Zurigo riesce con successo ad innlazarsi su valori positivi. Dopo un’apertura in rosso, alle 17.30 lo SMI è a quota 11.380,20 punti, per quella che è una variazione al ribasso dello 0,42%; anche lo SPI conclude in perdita dello 0,37%, a 14.606,52 punti.
Borse europee
Meno convincente la chiusura dei listini europei, che concludono la seduta odierna prevalentemente in flessione. L’inflazione spagnola in aumento e il Pil tedesco inferiore alle attese interrompono il rally degli indici del Vecchio Continente. Inoltre, gli investitori restano cauti in attesa delle nuove decisioni della BCE di giovedì.
Il FTSE MIB chiude in perdita dello 0,33%. Il DAX conclude gli scambi in parità a quota -0,08%, mentre il CAC 40 è in perdita dello 0,10%. A Londra, il FTSE 100, chiude invece in rialzo dello 0,29%
Wall Street
Anche le piazze di oltreoceano si trovano momentaneamente in terreno negativo. L’attesa di una settimana importante per le trimestrali big tech e i rialzi dei tassi della Federal Reserve mantiene gli investitori intimoriti.
A due ore dall’apertura, il Dow Jones si trova in parità a quota -0,07%. Sono invece in negativo sia l’S&P500, dello 0,64%, sia il Nasdaq, dell’1,26%.
Gas e petrolio
Lieve decrescita per il prezzo del petrolio, con i futures Brent in consegna ad aprile che si assestano a 86,02 dollari al barile (-0,44%), mentre i futures WTI di marzo sono a quota 79,52 dollari al barile (-0,20%).
In calo anche il prezzo del gas: ad Amsterdam i futures sul gas in consegna a febbraio sono scambiati a 55,150 euro/megawattora (-0,50%).
Mercato valutario
Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9236 franchi, EUR/USD a 1,0867 dollari, USD/RUB a 70,4050 rubli. EUR/CHF a 1,0038 franchi, CHF/JPY a 141,16 yen, CHF/RUB 76,22 rubli.
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