I dati sull’inflazione americana di febbraio, risultati in linea con le previsioni, motivano gli investitori, che ora confidano in una politica della Federal Reserve più accomodante.
Borsa Svizzera
In questa seconda chiusura settimanale, la piazza di Zurigo riesce a sollevarsi su valori positivi, dopo un avvio incerto. Alle 17.30, lo SMI è a quota 10.705,40 punti, per quella che è una variazione al rialzo dello 0,69%; lo SPI conclude ugualmente in crescita dello 0,76%, a 13.935,78 punti.
Borse europee
I listini europei riescono con successo a concludere una giornata di forti rialzi. Dopo l’avvio cauto in seguito al tonfo di Silicon Valley Bank e Signature Bank, i dati macroeconomici positivi in arrivo da oltreoceano fanno volare gli indici.
Il FTSE MIB si alza fino a quota +2,24%. Bene anche il DAX che chiude a quota +1,73%, così come il CAC 40 che in è in rialzo dell’1,77%. A Londra, il FTSE 100, si colloca in positivo a quota +1,04%
Wall Street
Tornano a vedersi netti rialzi anche oltreoceano. Grazie alla pubblicazione dell’inflazione a febbraio risultata in linea con le aspettative, cresciuta dello 0,4% e al +6% su base annua, i listini vengono proiettati alle stelle, con la speranza degli investitori in una Fed meno aggressiva.
A due ore dall’apertura, il Dow Jones si trova a +1,17%. Performance migliore invece per l’S&P500 che sale a +1,78%, mentre il Nasdaq vola fino a +2,19%.
Gas e petrolio
In calo il prezzo del petrolio, con i futures Brent in consegna a maggio che si assestano a 79,55 dollari al barile (-1,51%), mentre i futures WTI di aprile sono a quota 73,55 dollari al barile (-1,67%).
Netto ribasso per il prezzo del gas: ad Amsterdam i futures sul gas in consegna ad aprile sono scambiati a 44,325 euro/megawattora (-10,61%).
Mercato valutario
Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9146 franchi, EUR/USD a 1,0721 dollari, USD/RUB a 75,3200 rubli. EUR/CHF a 0,9805 franchi, CHF/JPY a 146,97 yen, CHF/RUB 82,36 rubli.
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