La Borsa di New York ha chiuso in territorio sostanzialmente negativo condizionato dalle continue preoccupazioni sulla variante Omicron, in particolare per l’aumento dei casi in Cina.
Apertura dinamica per la Borsa Svizzera, che ha inaugurato la giornata con l’indice dei valori guida SMI che poco dopo le 9 di stamattina segnava già 12.740,60 punti, in rialzo di poco più dell’1% rispetto alla chiusura di ieri pomeriggio fissata a quota 12.597,35.
Bene anche il listino globale SPI - Swiss Performance Index - che oggi in apertura dava 16.142,89 punti, in rialzo dell’1,06% rispetto a ieri.
Borse nel mondo
La Borsa di New York ha chiuso in territorio sostanzialmente negativo condizionato dalle continue preoccupazioni sulla variante Omicron, in particolare per l’aumento dei casi in Cina.
A spingere in basso i titoli ci sono anche le attese sulla politica della Federal Reserve: il presidente Jerome Powell ha affermato che l’economia statunitense si sta espandendo ad un ritmo veloce e che la banca centrale impedirà che l’inflazione si rafforzi, probabilmente agendo sui tassi di interesse.
L’indice Dow Jones ha perso lo 0,45% a 36.067,75 punti, il Nasdaq è salito dello 0,05% a 14.942,83 punti mentre lo S&P 500 ha ceduto lo 0,14% a 4.670,29 punti.
In Asia alle ore 8.09, il Nikkei perde lo 0,9% e gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai diminuiscono rispettivamente dell’1,3% e dello 0,77%. Anche Hong Kong vira in rosso, scambiando a -0,61%.
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