In Asia il mattino non ha l’oro in bocca. I principali listini del continente arrancano a causa della pandemia e dei suoi effetti sull’economia reale. Come mai COVID-19 torna a far tremare gli indici?
La Pandemia torna a scuotere le borse asiatiche. I titoli quotati sui listini di Shanghai e Hong Kong hanno registrato delle performance al di sotto delle aspettative, e tra gli investitori serpeggia l’incertezza. Dall’altra parte dell’Oceano Pacifico, la situazione non sembra essere molto diversa.
Nonostante l’economia statunitense mostri segnali di ripresa, la sua accelerazione potrebbe subire un brusco freno a causa della risalita dei contagi da SARS-CoV-2 e dei ritardi nella somministrazione dei vaccini. Nel frattempo, il Presidente della Federal Reserve Jerome H. Powell ha rassicurato gli investitori sui tassi d’interesse, per i quali non è previsto un aumento.
Stando a questa introduzione, andiamo nello specifico a vedere cosa è successo oggi nei mercati finanziari.
Mercati asiatici a ribasso: cosa è successo?
Per gli investitori asiatici questa mattina non è stata certamente buona. Le borse di Cina, Hong Kong, Giappone e Corea del Sud hanno registrato significative perdite che hanno scosso profondamente gli esperti. A Tokio il Nikkei ha registrato perdite pari allo 0,5%, mentre a Seul le azioni delle aziende sudcoreane erano in pareggio.
Le azioni delle principali società cinesi hanno invece perso quasi l’1%. Desta però l’interesse degli investitori il titolo di Alibaba, che alla borsa di Hong Kong ha incrementato il suo valore del 7,16%, in controtendenza con l’andamento delle azioni delle grandi compagnie tecnologiche cinesi. Come tutti sanno, la società di Jack Ma era stata precedentemente sanzionata dall’ente regolatore cinese per alcune violazioni delle leggi anti-trust. Nonostante la multa miliardaria (18,23 miliardi di Yuan, corrispondenti a circa 2,8 miliardi di Dollari USA), il colosso di Jack Ma è uscito indenne da un lunedì in rosso.
Cosa spaventa gli investitori in questo momento?
Purtroppo ancora una volta la principale responsabile del crollo delle borse asiatiche è la pandemia. La diffusione di SARS-CoV-2 (le cui mutazioni hanno ormai quasi del tutto sostituito il ceppo originale) rappresenta ancora una spina nel fianco delle economie mondiali.
Gli stessi vertici della Federal Reserve hanno dichiarato che la situazione è ancora molto delicata, sebbene l’economia statunitense sembri aver preso una buona strada.
Ma il Coronavirus non è la sola minaccia dalla quale tutelarsi. Infatti sui mercati pesano ancora una volta le tensioni fra Stati Uniti e Cina, tutt’altro che affievolite all’indomani dell’insediamento del nuovo inquilino alla Casa Bianca.
La settimana che sta iniziando sarà senza dubbio ricca di dati importanti da tenere sotto stretta osservazione. Stando alle previsioni, il Tasso d’Inflazione negli USA è dato in aumento nel mese di marzo. Questa è anche la settimana in cui le grandi banche d’affari statunitensi esporranno il bilancio del primo trimestre del 2021. Le notizie relative Wells Fargo, JP Morgan, e Goldman Sachs sono attese nella giornata di mercoledì.
Stando al parere di alcuni analisti, i profitti dei titoli S&P 500 potrebbero essere superiori del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Se questa previsione si rivelasse veritiera, ci troveremmo davanti al migliori risultato trimestrale dal 2018 a questa parte. Non ci resta che attendere.
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